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Storie | 26 giugno 2024, 16:48

LA MONTAGNA DEI VARESINI/1 - A Bormio per un sorso di Braulio, conquistati da sua maestà lo Stelvio

C’è chi in estate ama stendersi al sole e tuffarsi nelle scintillanti acque dei nostri mari e chi, invece, non disdegna una vacanza tra escursioni, natura e terme. In quest'ultimo caso la "magnifica terra" della Valtellina è la meta ideale: oggi ci andiamo con Luca Pelagotti, sedotto da panorami ineguagliabili, una cucina dalla grande varietà di sapori e dalle terme

LA MONTAGNA DEI VARESINI/1 - A Bormio per un sorso di Braulio, conquistati da sua maestà lo Stelvio

L’estate è un ricordo senza tempo che appartiene a tutti noi. 

È un legame che unisce il qui e ora con i giorni lenti dell’infanzia o quelli adrenalinici dell’adolescenza. È un sogno in cui ritroviamo gli abbracci di mamma e di papà, la carezza di una nonna, lo scherzo di un amico e il bacio di un amore.

Tutto ciò vive dentro di noi e spesso rimanda a un posto particolare, unico, diverso da tutti gli altri: a una meta precisa - di mare e di montagna - vissuta anno dopo anno e amata a tal punto da diventare una vero e proprio rifugio del cuore.

Da qui nasce la rubrica che VareseNoi ha pensato per fare compagni ai suoi lettori: IL MARE (o LA MONTAGNA) DEI VARESINI, un viaggio alla scoperta dei luoghi di vacanza più amati dai nostri concittadini. Sarà una serie di brevi interviste che viaggeranno sulle onde delle emozioni da riscoprire e che ci porteranno ovunque… 

Ovunque un varesino abbia trovato una seconda casa lontano da Varese.

 

C’è chi in estate ama stendersi al sole, tuffarsi nelle scintillanti acque dei nostri mari, assaporare la sensazione della sabbia sulla pelle… e c’è chi, invece, preferisce infilarsi un paio di scarponi e trascorrere una vacanza tra escursioni, natura e terme. Stiamo parlando di tutti quei varesini che decidono di trascorrere le proprie vacanze a Bormio. 

Come Luca Pelagotti, 36 anni, che ogni anno parte da Gavirate per la Valtellina con la sua famiglia per godersi qualche giorno tra buon cibo, camminate nei boschi o nel centro del paese, piccolo ma ricco di attività, tanto relax – e, perché no, qualche momento dedicato alla cultura locale (se non avete mai visitato il museo Casa Braulio, nel pieno centro di Bormio, è un’esperienza molto interessante!).

Dove trascorre adesso le vacanze? Con chi e da quanto tempo? 

«Nel periodo estivo, da circa 5 anni in maniera più o meno consecutiva, vado a Bormio, con mia moglie e, da un paio d’anni, con il mio bimbo».

Che cosa l'ha fatta innamorare di questa meta?

«Innanzitutto, è facilmente raggiungibile, è una località che si presta molto bene in estate, volendo anche in inverno, ha un ottimo rapporto qualità–prezzo dal punto di vista alberghiero e propone tanti intrattenimenti extra, tra cui le famose terme, che la rendono una meta interessante».

Un aneddoto legato a questa meta.

«La prima volta che ho visto lo Stelvio, tutti dovrebbero vederlo, è il passo più iconico tra tutte le nostre montagne».

Con chi è andato la prima volta? Chi vorrebbe portarci? 

«La prima volta con i miei fratelli, in moto, in estate, scendendo appunto dallo Stelvio. Adesso ci vado con la mia famiglia, un domani mi piacerebbe portarci il mio bambino ma durante l’inverno, l’aspetto del posto cambia completamente, diventa tutto più magico con la neve».

Come si svolgeva la giornata ideale in questa località?

«Per me la giornata ideale si svolge cosi: sveglia un po’ sul presto, colazione con un buono yogurt di montagna, giretto in cima allo Stelvio ammirandone il panorama, un buon pranzo a base di pizzoccheri, pomeriggio rigorosamente alle Terme, preferendo i Bagni Vecchi, anche se quelli Nuovi sono comunque da provare, infine una cena con gli sciatt e non deve mancare il goccino di Braulio, l’amaro tipico del posto».

C'è un piatto, un sapore, un odore o un panorama indissolubilmente legato a questo luogo?

«Indubbiamente lo Stelvio al mattino, è qualcosa di stupendo. Come piatti, la cucina valtellinese spazia con veramente una varietà di gusti, sapori, formaggi, vini, oltre alle cantine Peloni con il loro Braulio».

Itinerario preferito?

«Da lì, ci sono tanti itinerari che vale la pena fare a piedi, in bici o bici elettrica assistita. Lo Stelvio è quello più iconico, altrimenti nulla vieta anche di muoversi verso Livigno, Santa Caterina Valfurva».

Cosa porterebbe a Varese del luogo delle sue vacanze?

«Una bella dose di Bresaola!».

Giulia Nicora

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