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Gallarate | 26 giugno 2024, 18:29

Gallarate si candida a diventare Capitale italiana dell’arte contemporanea

La città lancia la propria candidatura 2026 forte del supporto di Regione Lombardia e della collaborazione scientifica del Maga, uno dei più rilevanti musei d’arte contemporanea italiani.

L'immagine pubblicata sui social dal sindaco Andrea Cassani

L'immagine pubblicata sui social dal sindaco Andrea Cassani

La città di Gallarate lancia la sua candidatura per diventare la Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea nel 2026, con il pieno supporto di Regione Lombardia e il contributo scientifico del Museo MA*GA, uno dei più importanti musei d’arte contemporanea in Italia. La candidatura, denominata "La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura", mira a valorizzare una tradizione artistica che ha radici profonde nel Secondo Dopoguerra, trasformando Gallarate in un centro di eccellenza per l'arte contemporanea.

Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, esprime con entusiasmo il significato di questa candidatura: «Abbiamo deciso di candidare Gallarate a diventare nel 2026 la prima capitale italiana dell’Arte Contemporanea perché, senza presunzione ma con estremo realismo, riteniamo che una città come la nostra possa essere davvero considerata un esempio di ricchezza culturale e artistica. Questa candidatura la dobbiamo ai tanti industriali della nostra città che, dallo scorso secolo, hanno in modo lungimirante prodotto ricchezza ma investito risorse importanti sulla cultura, sull’arte moderna e contemporanea, creando quella che è un motivo d’orgoglio non solo per i nostri concittadini ma per tutta la nostra regione».

La storia di Gallarate, che ha visto una forte vocazione industriale trasformarsi in una culla per l’arte contemporanea, viene così valorizzata in questo progetto ambizioso. La città ha infatti investito in modo continuativo e strutturato sull’arte, trasformando il tessuto urbano e l’identità storica della città.

Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, sottolinea l'importanza di questa candidatura: «È la conferma dell'importanza culturale di Gallarate, una città depositaria di grandi opere d'arte contemporanea conservate al Museo MA*GA, punto di riferimento per l'intera provincia di Varese. Aggiudicarsi il titolo di Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea rappresenterebbe un'opportunità straordinaria per Regione Lombardia, per aumentare la visibilità dell’intero territorio e per sviluppare una offerta culturale innovativa».

Il Museo MA*GA, sotto la direzione del presidente Mario Lainati, gioca un ruolo cruciale nel progetto: «Durante il mio insediamento mi è stato chiesto quali sarebbero stati i programmi per la mia presidenza. Ritengo che questa candidatura sia una risposta eloquente. Ringrazio personalmente il Sindaco, la Città e la Regione Lombardia per la fiducia accordata all’Istituzione che rappresento. Tutto il nostro impegno è volto a restituire al Paese intero l’idea di una città in cui l’arte e la cultura abbiano un profondo potere trasformativo».

Claudia Mazzetti, Assessore alle Attività formative della Città di Gallarate, evidenzia il lavoro svolto per sostenere questa candidatura: «Il nostro territorio si distingue per la straordinaria capacità di costruire e dare vita a esperienze uniche, grazie alla combinazione di una solida tradizione artigianale e industriale con una vivace scena culturale. Vogliamo trasmettere l'immagine di una città dinamica e pronta a mettersi in gioco per ritagliarsi un posto di rilievo nel mondo dell'arte contemporanea, attirando giovani artisti, critici e appassionati da tutto il mondo».

La candidatura di Gallarate arriva in un momento significativo, in coincidenza con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, durante le quali l’aeroporto di Malpensa, situato nelle vicinanze, sarà un punto di accesso cruciale per turisti e professionisti. Questo evento potrebbe portare un notevole beneficio a Gallarate e all'Italia intera, dimostrando che non è necessario essere una grande città per fare grande cultura.

Gallarate, con i suoi musei, teatri, biblioteche e il conservatorio statale, si pone quindi come un esempio di come la cultura possa diventare un volano di sviluppo e rilancio, consolidando il suo ruolo di polo culturale di rilevanza internazionale.

Alice Mometti

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