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Busto Arsizio | 26 giugno 2024, 07:00

“La violenza di genere e domestica”: «Numeri allarmanti che crescono di anno in anno»

Il convegno è stato organizzato dall’Ordine Nazionale Magistrati nell’ambito del progetto “Dialoghi con la Magistratura”. Ha toccato dati concreti: «I numeri sono allarmanti anche in questo territorio. Nei primi sei mesi del 2024 siamo già arrivati a 650 casi, se il trend rimanesse costante arriveremmo a circa 1.350»

“La violenza di genere e domestica”: «Numeri allarmanti che crescono di anno in anno»

Si è tenuto ieri sera - 25 giugno - nell’aula Falcone e Borsellino del palazzo di giustizia di Busto Arsizio il convegno “La violenza di genere e domestica: dalla denuncia, alla decisione fino alla rieducazione”, organizzato dall’Ordine Nazionale Magistrati nell’ambito del progetto nazionale “Dialoghi con la Magistratura”.

Durante la serata sono intervenuti per affrontare in maniera approfondita il tema della violenza domestica e di genere i PM Martina Melita e Flavia Salvatore, il giudice Giulia Pulcina, la psicoterapeuta Elena Paganini (direttore scientifico EVA Odv) e la psicologa Camilla Nocerino (Coordinatrice della cooperativa Dorian Gray).

«Il tema di questa sera è di drammatica attualità - ha detto il presidente del tribunale, il dottor Miro Santangelo - è certamente vero che la violenza di genere necessita di una risposta repressiva che spetta alle forze dell’ordine ma è ancor più vero che occorre indagare sulle cause storiche, sociali e culturali che portano agli episodi di violenza».

Il procuratore aggiunto Franco Belvisi, ha spiegato chi si occupa di questi casi all’interno del tribunale di Busto Arsizio: «Siamo 11 magistrati, 6 dei quali sono destinati in modo quasi prevalente all’azione di repressione dei reati di violenza domestica e di genere: 3 uomini e 3 donne. La tradizionale denominazione sarebbe “Gruppo di tutela dei soggetti deboli”, ma abbiamo deciso di abbandonarlo in quanto sottolinea che la debolezza sia, se non una causa, una concausa efficiente nel meccanismo di produzione del reato». Il gruppo è stato poi denominato “reati di violenza domestica e di genere”.

Il dottor Belvisi ha poi parlato di dati: «I numeri in questa fascia di territorio sono allarmanti: nel 2022 i reati da codice rosso sono stati 1.029, nel 2023 sono aumentati a 1.231 e nei primi sei mesi del 2024 siamo già arrivati a circa 650 casi, se il trend rimanesse costante arriveremmo a 1.350 iscrizioni»: un numero, dunque, che cresce di anno in anno.

Anche se, c’è una “costante” tra questi tipi di reati: «In Lombardia c’è stata una diffusione capillare dell’abuso di sostanze alcoliche e utilizzo di sostanze stupefacenti: l’80% dei fascicoli ha almeno uno dei soggetti coinvolti che ha problemi di questo tipo e di questa piaga sociale non c’è traccia di discussioni politico-mediatiche».

Michela Scandroglio

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