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Gallarate | 20 giugno 2024, 11:22

Ocg: «Dell’ospedale di Gallarate non rimarrà nulla, la Regione ha tolto la maschera»

La formazione civica che ha promosso la petizione da 13.000 firme sugli ospedali esistenti, in primis il Sant’Antonio Abate, interviene dopo il voto in Consiglio regionale su una mozione che chiedeva il mantenimento di significative funzioni sanitarie nelle aree occupate dai nosocomi esistenti. E al consigliere Monti (Lega), intervenuto contro il documento, dice: «Qui la Lega continua a perdere consenso anche per la sua posizione sull’ospedale»

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

Duro comunicato di Obiettivo Comune Gallarate, la realtà civica che ha promosso la petizione da 13.000 firme sull’ospedale cittadino. Il direttivo lo dirama dopo la bocciatura, in Consiglio regionale, di una mozione a firma Luca Ferrazzi, Samuele Astuti e Giuseppe Licata in cui si chiedeva di mettere nero su bianco l’impegno a mantenere nelle aree oggi occupate dagli ospedali di Busto e Gallarate significative funzioni sanitarie, anche una volta realizzata la nuova struttura a Beata Giuliana.

Rassicurazioni sul mantenimento di una connotazione sanitaria per le aree sono state espresse a più riprese, ma senza mettere per iscritto l’impegno. Nel mirino finisce soprattutto il consigliere regionale Emanuele Monti, della Lega. Il succo del suo intervento: il progetto per il nuovo ospedale è di grande valore per il territorio e la mozione è strumentale, salvo nella parte in cui si promuovono accordi con le università per portare specializzandi a lavorare in Asst Valle Olona (QUI l’articolo sul voto in Regione). Di iniziativa politica, impossibile da votare  per buona parte del Consiglio regionale nonostante intenti in qualche modo condivisibili, ha invece parlato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso (video in fondo all’articolo QUI).

Tra osservazioni sul calo di consenso della Lega a Gallarate e stoccate ai consiglieri regionali Gallera e Zocchi, Ocg torna sulla sua petizione in difesa degli ospedali esistenti, a partire da quello gallaratese, presentata alla Commissione Sanità della Regione e poi tornata in un cono d’ombra: «Sono 264 giorni, rispetto ai 60 previsti dal regolamento, che gli oltre 13mila firmatari aspettano una risposta da Regione Lombardia». Di seguito il comunicato integrale.

 

Con oggi sono 264 giorni, rispetto ai 60 previsti dal regolamento regionale, che gli oltre 13 mila firmatari  della petizione per il mantenimento dell'Ospedale di Gallarate aspettano una risposta da Regione Lombardia.

Mentre attendiamo, vogliamo esprimere il nostro sincero grazie ai consiglieri di minoranza Ferrazzi (primo firmatario), Licata e Astuti ed a quello di maggioranza Gallizzi, per aver chiesto al Consiglio di esprimere con un voto chiaro quali servizi sanitari si intenda lasciare a Gallarate.

La risposta, per nulla scontata dopo i roboanti proclami, è stata amaramente limpida  e ferma :  a Gallarate una volta dismettendo il suo ospedale  non restarà alcunchè. Finito.Tutto chiuso salvo il padiglione Boito. Finalmente la maggioranza politica che governa la regione ha tolto la maschera confermando che,al netto delle usuali chiacchiere non si vuole sottoscrivere in alcun modo che negli spazi di quello che sarà l'ex S.Antonio Abate, debbano trovare collocazione "significative funzoni territoriali" Nulla più.

I gallararatesi e gli abitanti dei comuni  limitrofi non potranno accedere neppure ai più elementari servizi di base sul territorio cittadino. Non dimentichi il consigliere Monti della Lega, che ha definito la nostra  inziativa come "strumentale" , che a Gallarate e non solo il suo partito guidato dal sindaco e segretario provinciale Cassani è in  costante discesa di consensi anche per la posizione intransigente sulla chiusura dell'ospedale.

Del consigliere di FI Gallera ci sembra invece legittimo sospettare non abbia ben letto il testo o  magari non lo abbia compreso : dimentica che è il numero dei cittadini a determinare in proporzione quelli degli ospedali e non il contrario, Milano infatti ne conta ben 31! Ripassi la storia sanitaria del basso varesotto il consigliere Gallera dove da oltre un secolo coesistono due ospedali e da diversi anni anche un aeroporto intercontinentale. Possiamo solo invitare il consigliere  Zocchi di FdI  ad ascoltare meglio le parole di un suo collega di partito che sullo stesso argomento ha un'opinione diversa, l' onorevole  Mantovani che si è chiaramente espresso nei giorni scorsi.

Presto anche  in Consiglio Comunale a Gallarate si voterà un testo simile a quello discusso ieri in regione , grazie alla mozione  depositata oltre un mese fa dal consigliere Gnocchi di Obiettivo Comune Gallarate. Così anche in città sarà ben chiaro ai cittadini chi dovremo ringraziare per la prossima cancellazione di ogni presidio sanirario gallaratese.

Direttivo O.C.G. - Celeste Parachini, Asnaghi Betty, Stanzione Marcello, Matta Stefano, Zanoni Gabriele, Maffiolini Henry, Morazzoni Gianmarco

 

S.T.

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