Eventi - 17 giugno 2024, 09:31

Musica, cucina e tradizione, due weekend con la Festa delle Cascine San Giorgio a Sesto Calende. Aspettando Giorgio Locatelli

Lo scorso anno il famoso chef di Vergiate è stato ospite della manifestazione che anche quest'anno punta sui piatti del territorio fritto misto, grigliate di carne, salamelle, stinco, trippa, stufato d'asino e costata di cavallo. Sei serata di gusto e divertimento, dal 21 al 23 giugno e dal 28 al 30 giugno nello storico rione sestese

Lo chef Giorgio Locatelli con la staff della Festa della Cascina San Giorgio di Sesto nell'edizione 2023

L'attesa è finita. Torna la storica Festa delle Cascine di San Giorgio con una nuova edizione che promette di celebrare lo storico rione di Sesto Calende. Organizzata dall'associazione San Giorgio, la festa si terrà nei due weekend del 21-22-23 giugno e del 28-29-30 giugno.

Giunta al suo 40° anniversario, la Festa delle Cascine San Giorgio mantiene la sua formula vincente: sei serate di festa con buona musica e ottima cucina. Ogni venerdì, sabato e domenica sera, i partecipanti potranno gustare piatti della tradizione lombarda a prezzi accessibili, tra cui fritto misto, grigliate di carne, salamelle, stinco, trippa, stufato d'asino e costata di cavallo.

«Come diceva Manzoni, qui si mangia meglio che in un ristorante - afferma un portavoce dell'associazione. L'anno scorso abbiamo avuto il celebre Chef Giorgio Locatelli come ospite e quest'anno confidiamo in un suo ritorno».

L’associazione, composta da 14 membri oltre a numerosi altri volontari, è determinata a far rivivere lo spirito della festa. Tra questi sono molti i giovani che contribuiranno a servire ai tavoli, garantendo un servizio caloroso e accogliente.

Il programma musicale di quest'anno prevede un mix di musica da balera e moderna, pensata per coinvolgere tutte le generazioni e rendere omaggio alle serate danzanti che hanno fatto la storia della festa.

«L'obiettivo a lungo termine - aggiunge il portavoce - è far sì che l’area delle feste di San Giorgio non sia viva solo due weekend all’anno ma che possa offrire attività e servizi sette giorni su sette».

 

Redazione