«Il pluralismo, l’affidabilità, la concretezza e la storia dei tanti candidati nelle file del Partito Democratico hanno fatto la differenza sul risultato ottenuto in queste elezioni europee»: è il primo commento al voto del sindaco di Varese, Davide Galimberti.
«Da Nord a Sud infatti, i cittadini hanno premiato con la loro preferenza tanti sindaci uscenti, amministratori e governatori - spiega il primo cittadino della Città Giardino - Ma il risultato del Pd è anche legato alla capacità di tenere insieme persone rappresentative della società con ispirazioni e anime diverse, unite però da un progetto comune».
«Questa è stata la forza del Partito Democratico che è riuscito a confermarsi seconda forza in Italia, aumentando i propri voti rispetto alle ultime Politiche - prosegue Galimberti - Questa è la giusta prospettiva per il futuro, ovvero il rafforzamento plurale che rappresenti l’alternativa alle politiche della destra, con la capacità di mantenere una collaborazione costante con i moderati e il mondo del civismo che non si sentono rappresentanti da Fratelli di Italia o dalla Lega. Il Pd e le forze progressiste si confermano la vera alternativa alla destra, riuscendo ad arginare quello che invece, in modo preoccupante, si è verificato in altri Paesi europei».
Per quanto riguarda i dati della città capoluogo, «il risultato italiano di queste europee si è confermato anche a Varese - commenta il sindaco - Adesso, ad urne chiuse, deve essere aperta una riflessione sui punti di forza emersi in queste elezioni e sulle indicazioni che, con i voti di preferenza, gli elettori hanno voluto mandare ai vertici del Partito Democratico. Ovvero pluralismo, credibilità dei candidati e del progetto, e capacità di dialogo con le forze che vogliono condividere un progetto alternativo».
«Questo percorso può essere più agevole oggi dal momento che si dovranno costruire i programmi e le alleanze per i prossimi appuntamenti elettorali - aggiunge ancora Galimberti - Quando non conterà più il voto proporzionale ma sarà fondamentale la coesione della coalizione che verrà presentata».
Quindi, la conclusione: «Tutto questo con un occhio attento, e preoccupato, sull’affluenza alle urne che anche in queste elezioni raggiunge i minimi storici. È urgente dunque parlare con tutti coloro che oggi non hanno trovato una rappresentanza».