La Lega “tiene” rispetto alle previsioni più nefaste e, a livello nazionale, conquista il 9 per centro dei voti, incassando però il sorpasso di Forza Italia (9,6 per cento).
In provincia di Varese il partito di Matteo Salvini ha ottenuto il 14,4 per cento, mantenendo a distanza di sicurezza i forzisti (10 per cento).
«Un risultato in linea alle aspettative come percentuali», osserva il segretario provinciale leghista Andrea Cassani, in attesa come tutto il partito di conoscere il destino di Isabella Tovaglieri che – forte delle quasi 40mila preferenze ottenute – spera in una riconferma a Bruxelles.
«La Lega cresce leggermente rispetto al voto delle politiche – dice Cassani –. L’aspetto interessante è che in provincia di Varese siamo riusciti a fare un gran lavoro su Isabella che la porta a scavalcare tanti altri candidati più “quotati” all’inizio della campagna elettorale. Un risultato che ci auguriamo possa portare a confermare il suo seggio».
C’è però da registrare, come detto, il sorpasso di Forza Italia. Una macchia? «A livello nazionale tutti i partiti di centrodestra di governo sono cresciuti – afferma il segretario –. Tra l’altro, all’interno della lista di FI è confluito anche Noi Moderati. A Varese siamo ancora il secondo partito ed è un buon risultato».
In queste ore stanno tenendo banco le parole di Umberto Bossi che, mentre le elezioni erano in corso, ha fatto sapere che avrebbe votato il bustocco Marco Reguzzoni, candidatosi con Forza Italia.
«Sicuramente dovrò ascoltare i militanti – ha detto questa mattina Salvini –. Se qualcuno dice che vota un altro partito, manca di rispetto non al segretario in carica ma a un’intera comunità».
Cassani più che col “Capo” ( «Una persona sicuramente di valore a cui tutti quanti dobbiamo molto. Mi sembra strano che proprio a urne aperte abbia voluto fare uscire un’affermazione del genere») se la prende con chi di quelle parole si è fatto portavoce: Paolo Grimoldi, già parlamentare e segretario della Lega lombarda, da tempo critico col partito a guida Salvini.
«Non ho sentito le parole di Bossi – dice Cassani –. Ho sentito le parole di uno che dice ancora di essere leghista e si permette di fare queste dichiarazioni a urne aperte. Probabilmente bisogna fare una riflessione interna al movimento su questo tipo di persone. Se uno vuole stare in Lega si comporta da leghista. Se uno vuole star dentro per far casino, forse è meglio che si accomodi fuori».