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Lettere | 28 maggio 2024, 10:08

Fiom-Cgil Varese: «Troppi morti e infortuni sul lavoro, gli obblighi di legge in vigore oggi non sono più sufficienti»

Dopo un altro grave infortunio sul lavoro occorso in un'azienda metalmeccanica della provincia di Varese, la Fiom Cgil chiede maggiore attenzione, consapevolezza e la sperimentazione di misure ad hoc per fermare la strage. Riceviamo e pubblichiamo

Fiom-Cgil Varese: «Troppi morti e infortuni sul lavoro, gli obblighi di legge in vigore oggi non sono più sufficienti»

«Alla luce dell’ultimo infortunio accaduto, alla IMES di Sumirago, azienda di stampaggio a caldo, ad un lavoratore di 68 anni e al collega di 47 con dinamiche e responsabilità ancora da chiarire e che sono al vaglio degli inquirenti, è ormai chiaro che gli infortuni sul lavoro non possono essere classificati e circoscritti in una sola categoria lavorativa, in una sola fascia di età, o individuati su uno specifico territorio. L’allarme è nazionale; ed è lampante che gli obblighi di legge in vigore oggi non sono sufficienti ad arginare una strage di morti sul lavoro e un’altrettanta grave serie di infortuni che molto spesso portano ad invalidità permanenti.

Questa consapevolezza, già tra il 2018 e il 2019, ha portato la Fiom Cgil di Varese a fare un questionario tra i lavoratori interrogandoli su quale fosse la loro percezione della sicurezza nelle proprie aziende.

I risultati pubblicati allora evidenziavano che sicuramente le responsabilità sono sempre in capo ai datori di lavoro ma anche che, il 40% dei lavoratori non sempre si sentiva sicuro durante l’attività lavorativa ma allo stesso tempo l’85%, dichiarava di conoscere i rischi del lavoro che svolge, evidenziando così una percezione distorta dei rischi e dei pericoli nei propri ambienti lavorativi.

Le cause sono note, certamente la continua corsa verso il costo più basso è la prima fra le cause, come negli appalti, in tutti i sistemi di subfornitura e nei servizi poveri. Ma c'è anche la diffusa percezione distorta dei rischi e dei pericoli e l'incapacità da parte delle aziende di ascoltare i propri dipendenti.

Serve alzare il livello di attenzione dei lavoratori, dei preposti, dei responsabili, fino al datore di lavoro in persona, spesso minimamente coinvolto.

In qualche azienda, stiamo sperimentando strumenti come i Near-Miss e i break formativi; quando svolti con cura concorrono ad alzare il livello di attenzione, stimolando la prevenzione. Anche la contrattazione aziendale può essere un valido incentivo al rispetto delle procedure di sicurezza, alla partecipazione attiva, alle proposte di miglioramento. Un cambio culturale nella contrattazione molto interessante. Infatti, rispetto alla premialità sul basso numeri di infortuni che noi Fiom abbiamo da tempo respinto, oggi alcune aziende hanno accettato di verificare le procedure di sicurezza e su queste incentivare il comportamento che ricerca la massima prevenzione.

Il CCNL Metalmeccanici del 2016 prevede che possano essere sperimentati i cosiddetti 'break formativi', consistenti in un aggiornamento del lavoratore sulla sicurezza attraverso brevi momenti formativi (15-20 minuti al massimo) da collocarsi durante l'orario di lavoro nella propria postazione.

Il break formativo è una metodologia di formazione dei lavoratori che non si svolge in un’aula tradizionale, ma direttamente nei luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni, all’interno dei reparti di lavoro o presso le postazioni di lavoro. Un percorso formativo basato sul coinvolgimento attivo dei lavoratori nel percorso di miglioramento continuo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

I break formativi sono collocati durante l’orario di lavoro in funzione delle esigenze tecnico-organizzative e sono finalizzati a migliorare l’efficacia della formazione dei lavoratori sulla sicurezza elevando il livello di approfondimento, apportando un aggiornamento continuo riguardo ai rischi legati alla mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature utilizzate ed alle tecniche di prevenzione e mantenendo alta la percezione del rischio

Con il termine inglese Near-Miss si definisce, invece, qualsiasi evento, correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare un infortunio o danno alla salute (malattia) o morte ma, solo per puro caso, non lo ha prodotto: un evento quindi che ha in sé la potenzialità di produrre un infortunio.

Alla IMES dopo aver fatto un’assemblea con tutti i lavoratori congiuntamente alla Uilm Varese e Al Cobas Varese, incontreremo la Direzione Aziendale per ribadire questi concetti».

 

Per Fiom-Cgil Varese, Raffaele Scaramella

c. s.

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