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Busto Arsizio | 28 marzo 2024, 18:37

VIDEO. Lucia salutata con “Happy day”. «Perché lei ci ha insegnato cosa significa essere buoni»

Commovente addio a Lucia Amatruda, impegnata in parrocchia, nella Croce Rossa, nel Pime e molto altro: la corale le ha voluto dire grazie per essere stata una donna solare ed essersi prodigata sempre per gli altri

VIDEO. Lucia salutata con “Happy day”. «Perché lei ci ha insegnato cosa significa essere buoni»

«Una donna serena, solare. Chi la incontrava era fortunato: lei emanava gioia, bontà, un sorriso contagioso. Respirava la gioia. Lucia ha seminato il bene, tanto bene. Un esempio per tutti». Sono state toccanti le parole dell’omelia di don Antonio Gandossini, il sacerdote salesiano durante le esequie di Lucia Amatruda, la 47enne attivissima nella parrocchia di Beata Giuliana, in Croce Rossa, al Pime, al centro missionario. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 28 marzo, era strapiena la chiesa di Beata Giuliana, tanto che non riusciva a contenere tutti i parrocchiani e amici di Lucia e parecchi hanno seguito la celebrazione riempiendo anche il piazzale antistante.

La conoscevano in tanti, Lucia. E l’hanno voluta salutare con un canto gioioso: “Happy day”. Perché era quello che Lucia ha inseguito per tutta la vita: la gioia, la felicità, sapendo costruire una bella famiglia con Andrea e le due figlie. «Andrea e Lucia hanno scelto questo brano del Vangelo che abbiamo letto – ha sottolineato don Antonio – perché era quello letto nel giorno del loro matrimonio. Hanno costruito “la casa sulla roccia”. Quando ho chiesto a una figlia di dirmi un aggettivo che ricordasse la sua mamma, lei mi ha detto “serena”. Perché Lucia - anche il nome lo dice “portatrice di luce” - era una donna serena, solare. La vogliamo ricordare sempre così: ci ha insegnato cosa significa essere buoni e lei si è sempre prodigata in tante associazioni per fare del bene».

IL VIDEO

Sei i sacerdoti che hanno officiato la celebrazione, animata dalla corale parrocchiale: il decano monsignor Severino Pagani, don Claudio Silva, don Alessandro Metre, don Fabrizio Barlozzo e Padre Ivan Straface del Pime.  

Nessuno è riuscito a trattenere le lacrime quando la piccola di 9 anni ha letto la sua lettera: «Cara mamma Lucia, voglio solo dirti che mi manchi. Non ci credo ancora che sia diventata un angioletto. Mi manca quando ero ammalata e tu mi dicevi: “Appoggia il tuo orecchio sul mio cuore e cerca di addormentarti”. In questi nove anni – 9 anni sono pochi – mi hai insegnato tanto. Anche se sei in cielo, proteggici. Nel mio diario scriverò sempre così: Ciao mamma. Ti voglio bene».

Altrettanto commuoventi le parole del marito Andrea: «Per me sarà indelebile il giorno in cui ho capito che non potevo stare senza di lei. Non dimenticherò quando innamorata, felice, raggiante è entrata in chiesa il giorno del nostro matrimonio. È stato ed è un amore puro e incondizionato. L’abbiamo vista stanca e stremata quando è diventata mamma delle nostre creature, ma ricorderemo la sua incontenibile gioia di vivere e di comunicare con ognuno di noi. Salutiamo e abbracciamo la nostra Lucia. Lei – sì - resterà sempre nei nostri cuori».

Al termine una musica dolcissima ha accompagnato le amiche e il marito che hanno portato all’altare una rosa bianca. Un applauso scrosciante alla fine e la musica di “Happy day” hanno salutato Lucia Amatruda.  

Laura Vignati

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