22/03/1910-22/03/2024. «Tanti auguri mio caro e vecchio Varese, mi manchi»

C'è un post di Marco Tomasetto con una bandiera biancorossa bellissima, quella di «quando per la prima volta andai al Franco Ossola con mio papà il 6 ottobre 1974 in occasione di un Varese-Inter 2-0, in serie A. Per me sei definitivamente morto nel 2019, dopo una lunga e triste agonia sportiva e societaria. Ora c'è il Città di Varese, che per me è un'altra cosa, ma che merita tutto il sostegno della piazza, perché ha tenuto il vita "la fiammella" biancorossa. Tanti auguri mio caro e vecchio Varese, mi manchi».

E c'è chi, come Marco, c'è sempre: «Basta che abbia i colori bianco e rossi, che giochi al Franco Ossola e si chiami Varese. Io ci sono».

C'è poi chi, come Yvonne Rosa, riposta un'immagine del 22 marzo 2010 «con i mitici Peo Maroso e Anastasi festeggiando i 100 anni del Varese Calcio». Quindi ecco lo schermo rosso con un cuore e un semplice «buon compleanno Varese, 22-3-1910» di Ezio Macchi, i ricordi in bianco e nero del grande Varese nelle foto di Paola Molinari sul seguitissimo gruppo "La Varese Nascosta", e il fotomontaggio del Varese Club Cantello Carletto Nozza con l'immagine della curva Nord stracolma, una frase di Eric Cantona e gli «auguri alla squadra del mio cuore».

C'è chi ricorda con un manifesto come una volta, nemmeno troppo tempo fa, la società biancorossa organizzasse il giorno di festa con una partita tra vecchie glorie e gli artisti, e c'è chi ai tempi, in questo giorno, produceva addirittura maglie uniche in serie limitata.

Ma anche chi, come gli amici Andrea e Filippo, tremava di emozione ricordando gli abbonamenti 1 e 2 della stagione magica della promozione in C1 del Varese 1989/90 di Peo Maroso con Tatti-gol e Gigi Zerbio: erano stati portati per la prima volta nell'ultima fila dei distinti a inizio anni Ottanta dai loro papà Aldo e Rinaldo, a cui da quel giorno avrebbero chiesto: «Quante ore mancano alla prossima partita del Varese?».

Nel giorno dei 114 anni del Varese c'è poi anche l'assenza di interventi sull'argomento del Città di Varese - che peraltro ha fatto giocare in viola, senza un "perché", la squadra nell'ultima partita casalinga - coerentemente con quanto scritto in un post del 2019: "È una ASD nata con l’unico scopo di non far morire il calcio a Varese. Non è il Varese Calcio ma è stata pensata per tenere viva la fiammella del calcio a Varese". Parole sante.