Nel novembre del 1924 si spegneva a Bruxelles Giacomo Puccini, l’ultimo grande compositore operistico italiano che, con i suoi immortali capolavori, ha fatto e fa ancora commuovere intere generazioni di amanti del melodramma.
Per omaggiare la sua figura, domenica 24 marzo, alle ore 15.30, presso il Salone Estense di Varese, verrà allestita in forma semiscenica la Bohème, titolo che consacrò il compositore a livello internazionale dopo il grande successo della prima torinese del 1896.
La storia, basata sul romanzo di Henri Murger, racconta di quattro giovani artisti che convivono in una fredda soffitta nella Parigi di fine ‘800 e del travagliato amore del poeta Rodolfo per la loro vicina di casa, la ricamatrice Mimì. La ragazza ha gravi problemi di salute e i due decidono di lasciarsi, per evitarle una vita di stenti… Ma la forza dell’Amore porta una sofferente Mimì a raggiungere l’amato per un ultimo saluto, spirando tra le sue braccia.
Una delle pagine più commoventi della storia del teatro, dove è impossibile non versare una lacrima di commozione.
A Varese il soprano Annarita Taliento interpreterà la fragile protagonista, il tenore Andrea Bianchi il suo innamorato, il soprano Giulia Maggio vestirà i panni della terribile Musetta e il baritono Nicola Ziccardi quelli del pittore Marcello. Completano il cast Alan Rizzetti (Schaunard), Michele Antonetti (Colline) e Luigi Varriale (Benoît/Alcindoro).
I cantanti saranno accompagnati al pianoforte dal M° Anna Bigliardi e Davide Colombo guiderà il pubblico all’ascolto di questa edizione, dove saranno tagliate solo le scene con il coro.
Ingresso: 25 euro, Soci Amici della lirica e Soci UNI3: 15 euro. Gratuito per i giovani sino ai 18 anni.
L’evento è il primo appuntamento di omaggio pucciniano che l’Associazione Amici della Lirica “Francesco Tamagno” ha organizzato per questo centenario.
A fine aprile, infatti, sempre al Salone Estense, vedremo la straordinaria partecipazione di una delle più grandi cantanti della storia: il soprano Raina Kabaivanska, che verrà nel capoluogo bosino per ricevere il “Premio Città di Varese”, nell’ambito di un concerto eseguito dai suoi allievi. Ovviamente in programma solo arie e duetti di Puccini.