«La rotonda funziona, ma siamo qui per ascoltare tutte le vostre segnalazioni. L’incrocio Borri-Guicciardini? Metteremo un sensore che rileverà la presenza di traffico e regolerà di conseguenza il tempo del semaforo».
Parola di Davide Galimberti, uno (anzi tre: presenti pure gli assessori Andrea Civati e Raffaele Catalano) contro 50 nella serata in cui si è confrontato con i cittadini sul nuovo largo Flaiano a un mese dall’inaugurazione.
Il consesso, una sorta di consiglio di quartiere allargato, si è tenuto alla scuola Parini di via Nino Bixio e ha coinvolto gli abitanti delle quattro porzioni di città che si affacciano sulla neonata rotonda: Bustecche-Bizzozero, Giubiano, il centro e Bosto.
Non pochi i presenti, in quello che è sembrato un esempio abbastanza riuscito di partecipazione democratica. Perché la parola è andata proprio ai diretti interessati, a coloro che tutti i giorni beneficiano più direttamente di altri dei miglioramenti ma al contempo subiscono sempre in maniera diretta i grattacapi che ancora rimangono da sbrogliare. Il sindaco, dopo un breve excursus sulla genesi e sullo sviluppo dell’opera, ha infatti lasciato campo libero alle richieste e alle idee degli astanti, precisando che determinate questioni possono essere ancora modificate e chiedendo quindi il contributo di tutti: ecco cosa ne è uscito.
Borri
Per quanto riguarda il comparto di viale Borri, oltre alla soluzione proposta da Galimberti, i cittadini hanno ipotizzato lo spostamento dell’attraversamento pedonale posto davanti alla vecchia entrata dell’ospedale di Circolo più avanti, ovvero proprio in corrispondenza del semaforo con via Guicciardini, in modo tale da creare un solo stop al flusso e non due (segnalata anche l’ingombranza dell’isola pedonale: Galimberti però ha fatto notare quanto essa rimanga necessaria).
Altra possibilità suggerita dai presenti e annotata dal Comune è quella di cambiare il senso di marcia di alcune delle 8 vie che intersecano la parte iniziale di viale Borri. Attualmente 3 di esse entrano nella via e 5 vi escono: questa sproporzione crea un aumento del traffico.
Essendo argomenti attinenti alla zona, il sindaco e l’assessore Civati hanno poi confermato che i lavori in via Selene inizieranno la prossima estate, mentre l’opera della tangenzialina è stata stralciata e gli interventi su via Piana di Luco sono ancora da finanziare.
Gradisca-Tamagno-Lazio
Qui i problemi maggiori sembrerebbero riguardare via Tamagno, diventata più trafficata, troppo stretta (i camion si incastrano regolarmente) e troppo pericolosa per pedoni e ciclisti. Le proposte: invertire il senso di marcia in via Riva Rocci, in modo da sgravare un po’ l’affluenza dei veicoli, e togliere i parcheggi a raso - così da allargare la strada- creandone uno generale nell’area dell’ex tribunale del malato.
I residenti - oltre a segnalare problemi anche per via Gradisca - hanno chiesto conto della realizzazione di passaggi ciclo pedonali su tutta l’opera (rassicurati, anche se non verrà creata una vera “corsia” ciclopedonale) e della possibilità di istituire il limite dei 30 km all’ora sia lungo la rotonda che nelle vie limitrofe.
Bosto
Per quanto riguarda la parte che viene dal centro, i disagi maggiori riguardano, come previsto, le code in via Sant’Imerio, «che a volte partono persino dallo svincolo con la Motta» ha lamentato qualcuno. Sul banco degli imputati la sproporzione tra il traffico nella via citata e quello in uscita da via Magenta (oggi praticamente inesistente) e la situazione di via Goldoni, diventata difficilmente raggiungibile con la nuova viabilità.
Le soluzioni chieste: calibrare le corsie tra via Sant’Imerio e via Magenta oppure perseguire la “strada” dei semafori regolatori all’incrocio tra le due vie, ipotesi che parrebbe anche essere l’intenzione del Comune, il quale però ha promesso di dare un’occhiata pure ai tempi semaforici di via San Pedrino e via Spinelli, che contribuiscono a creare ingorghi nella zona.
Per ciò che riguarda via Goldoni, invece, è stata richiesta la possibilità di far tornare a doppio senso via Limido.
Segnalata, sempre per quanto riguarda via Sant’Imerio, la pericolosità - non una novità - dell’attraversamento davanti alla farmacia.
I sottoservizi
Nella parte iniziale dell’incontro spazio anche a Lereti, il gestore idrico e del gas, i cui rappresentanti hanno spiegato gli interventi ancora in corso nell’area del cantiere. Il cosiddetto rifacimento dei sottoservizi in zona ha comportato e comporterà la messa a terra di 730 metri di nuove tubature gas e 160 metri di nuove tubature acqua, con interventi (iniziati nel 2021) in tutte le via limitrofe a largo Flaiano. «L’attuale cantiere dei sottoservizi chiuderà entro il mese di giugno - ha assicurato Andrea Pezzana, responsabile esercizio - Perché non lavoriamo di notte? Per ragioni di sicurezza e per rispettare la quiete pubblica».