Tutti noi vorremmo che i nostri cari non avessero mai problemi di salute, che non dovessero mai andare in ospedale. Eppure, a volte accade, per cui è necessario che anche l’ambiente in cui vengono curati sia quanto più confortevole possibile.
E se questo riguardasse i nostri amici a quattro zampe, che sono a tutti gli effetti membri ufficiali della famiglia? Perché una clinica veterinaria non dovrebbe essere progettata come un ospedale, in modo che anche il pet si trovi a proprio agio?
Da qui è partito lo studio di Federica Farè, architetto che si occupa proprio della progettazione di cliniche veterinarie. «Dal 2016 ho uno studio a Busto Arsizio e ho iniziato a realizzare strutture veterinarie - spiega - nel 2019 sono entrata nel Gruppo Anicura, con il suo insieme di strutture veterinarie: il gruppo ha creduto in me e me ne ha fatte progettare altre. Man mano mi sono accorta che la normativa vigente del 2003 non dà risposte concrete sulla progettazione, a differenza degli ospedali, così ho pensato di riproporre quello che c’è negli ospedali in cliniche veterinarie».
La missione di Federica è iniziata, quindi, tanti anni fa, ma ha origini ancora più lontane: «Quello che mi ha dato l’imprinting per approcciarmi a questo argomento poco conosciuto è stato l’unione tra il mio desiderio di fare architettura e l’amore per gli animali. Ho anche seguito un Master in gestione e organizzazione strutture ospedaliere, che mi ha aiutata a comprendere aspetti poco chiari. Oltretutto, parlando con veterinari e tecnici nelle strutture, ho avuto modo di capire le loro esigenze» racconta.
Proprio dal Master «ho sviluppato - prosegue - una tesi sulle strategie progettuali, ho sempre voluto creare delle linee guida vista mancanza di normativa. Questo mi ha portata alla scrittura del mio saggio Strategie progettuali per l'architettura veterinaria, edito dal Gruppo Albatros. È un ambito di nicchia, il mio è il primo libro in Europa sull’architettura veterinaria, vorrei distribuirlo il più possibile perché le cliniche aumentano e il pet è sempre più parte integrante della famiglia, per cui la cura dell’animale è alla base di tutto. Il mio saggio può essere utile per quei veterinari che vogliono progettare una propria clinica, come agli architetti che si approcciano a questo settore, e oggi c’è bisogno di architetti del ramo ospedaliero, non ci sono specializzazioni».
Federica stessa sta seguendo un corso, molto interessante, in Pet Design al Polidesign «per ampliare il mio percorso, entrare anche nelle case. Molti clienti delle cliniche manifestano diversi problemi comportamentali dell’animale. Sarebbe diverso se ci fosse una migliore organizzazione delle case. Il saggio, infatti, è dedicato anche a chi ama il proprio animale e vuole gettare uno sguardo all’interno delle cliniche. È importante che i proprietari degli animali capiscano dove possono arrivare e dove, invece, devono affidarsi al dottore. Serve fiducia, che aiuta a vivere una bella esperienza in clinica».
Il saggio di Federica è frutto di anni di studi e ricerche: «Sono nell’ambito veterinario dal 2015 - continua - ho sviluppato parecchi studi per progettare cliniche insieme a veterinari e il mio lavoro si sta espandendo anche all’estero da circa tre anni. Nel saggio ci sono tanti esempi, tante planimetrie utili per capire questi studi. Valuto piccole parti di cliniche che funzionano, quelle che hanno studiato i vari flussi di clienti e proprietari e dottori hanno potuto sviluppare strutture funzionali. Questi esempi possono servire per creare il layout ideale e più appropriato per una buona progettazione anche in base al contesto in cui la clinica si trova. A differenza degli ospedali, infatti, le cliniche veterinarie si insediano in ambienti già costruiti e questo comporta un limite alla progettazione».
In Strategie progettuali per l'architettura veterinaria «ci sono vari punti importanti per far sì che sia essenziale una buona progettazione per avere buone cliniche - aggiunge - In molte strutture ci sono dottori che lavorano 24 ore al giorno e non vedono mai la luce naturale, sono affaticati: è fondamentale pensare anche al loro confort», ha concluso Federica, rivolgendosi a tutti coloro che amano gli animali, dai veterinari ai tecnici, alle famiglie. Perché tutti, pelosetti e non, meritano di vivere al meglio possibile.
Strategie progettuali per l'architettura veterinaria si può trovare online, in formato cartaceo e ebook, in tutti i punti del circuito Mondadori e sul sito della casa editrice Gruppo Albatros.