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Sociale | 10 gennaio 2024, 15:04

Le opere di 18 artisti in mostra a Varese nel nome di Pia Bernasconi per sostenere la ricerca del "suo" Besta

Un'iniziativa bellissima alla libreria Ubik di piazza del Podestà fino al 31 gennaio per ricordare la biologa molecolare scomparsa nel 2020 a soli 54 anni: ValbossaINRosa, la sorella Giuseppina e l’Atelier “Colori d’Asia” hanno coinvolto 18 artisti del territorio, ognuno dei quali ha donato un’opera da mettere in vendita. Il ricavato andrà ai progetti di ricerca dell'istituto milanese

Le opere di 18 artisti in mostra a Varese nel nome di Pia Bernasconi per sostenere la ricerca del "suo" Besta

Pia Bernasconi era una giovane biologa molecolare che lavorava alla Uoc, Neuroimmunologia e Malattie Neuromuscolari dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, portando nel centro di ricerca competenza ed entusiasmo, tanto da dirigere un laboratorio con diverse ricercatrici impegnate in ambiti diversi, dalla miastenia alle miopatie infiammatorie e autofagia. La sua prematura scomparsa, nel 2020, a soli 54 anni, ha lasciato un grande vuoto in amici e colleghi, così ValbossaINRosa, la sorella di Pia Bernasconi, Giuseppina, e l’Atelier “Colori d’Asia” di Lorena e Regina Bollasina hanno deciso di ricordarla con una raccolta fondi a beneficio dei progetti di ricerca del Besta, coinvolgendo 18 artisti del territorio, ognuno dei quali ha donato un’opera da mettere in vendita.

Le opere di Antonella Gessi, Emanuela Codazzi, Giovanni Tommasi, Giorgio Bernasconi, Fausto Bianchi, Enrico Brunella, Carlo Malnati, Silvio Monti, Maria Letizia Palamà, Erminio Poretti, Stella Ranza, Vito Scamarcia, Alessio Schiavo, Vittorio Tavernari, Silvia Cibaldi, Pietro Scampini, Mariuccia Secol e Angelo Tognola sono in mostra, fino al 31 gennaio negli orari di negozio, alla Libreria Ubik di piazza del Podestà a Varese, che ha messo a disposizione gratuitamente la sala, e chi è interessato può acquistarle o prenotarle.

«Pia era una persona straordinaria, quando è scomparsa sono arrivati messaggi di cordoglio da tutto il mondo, e nel suo laboratorio tutti ancora la rimpiangono», spiega Lorena Bollasina. «Già lo scorso anno l’abbiamo ricordata con una raccolta fondi destinati a una borsa di studio, coinvolgendo gli artisti, e questa volta la vendita delle opere servirà ad acquistare strumenti di laboratorio». 

M.Chio.

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