Tra ricami e nomi insoliti, la "Sartoria "Veronica", situata nel centro commerciale "Le Corti" a Varese, personalizza con grande manualità coccarde e fiocchi delle nascite, grembiuli, bavaglini, strofinacci e tanto altro.
Aperta ormai da 18 anni, sono due gentili e bravissime signore a portare avanti l'attività con passione e dedizione: «Abbiamo aperto per dare ai varesini una novità. Siamo gli unici in città a fare questo tipo di lavoro» afferma Alessia da dietro il bancone.
Ma la grande manualità della "Sartoria Veronica" non è nota solo a Varese: «Vengono clienti anche da fuori provincia per ricamare i nomi» aggiunge Alessia.
I nomi più particolari che abbiano mai ricamato? «Ultimamente tanti nomi stranieri. Stamattina, ad esempio, ho ricamato "Joyce", ma non mancano "Noah" e "Ethan". Ma il più particolare è stato sicuramente "Laerte", come il padre di Ulisse».
L'attività di ricamo ha raggiunto persino ex calciatori famosi come Ricardo Izecson dos Santos Leite, noto come Kakà, e Gennaro Ivan Gattuso, detto "Ringhio": «Abbiamo partecipato alla fiera dei cavalli di Verona nel 2004 e lì erano presenti diversi calciatori a cui abbiamo donato i grembiuli».
Per quanto riguarda gli affari, il negozio ha risentito della pandemia: «Durante il Covid è calato tanto il lavoro, soprattutto considerando che i nostri principali clienti sono gli asili e le norme prevedevano che non si dovesse portare nulla di esterno nelle scuole. Con l'allentamento delle misure, c'è stata una ripresa».
Insomma, un'attività fatta con gentilezza, creatività e passione uniche è riuscita a superare un momento critico e a ritornare a ricamare i nomi dei bambini varesini e non solo.