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Busto Arsizio | 27 dicembre 2023, 14:00

Busto, il crocefisso di San Michele ha ritrovato l’antico splendore

La scultura lignea è stata restaurata attraverso un lavoro di asportazione delle impurità e di messa in sicurezza dall’attacco delle tarme. Sarà collocata nella cappella invernale. Il lavoro è costato 20mila euro. Servono offerte anche per il restauro della recinzione della casa parrocchiale

Busto, il crocefisso di San Michele ha ritrovato l’antico splendore

Una sorpresa in divenire. Così il restauratore del crocefisso di San Michele, Massimo Peron, ha definito la scultura in legno che si è preso cura di rimettere in sesto. Sotto i tre strati di vernice verde che ricoprivano il crocefisso si nascondeva un’opera interessante per la sua drammaticità e per la finezza del viso e delle sue espressioni: si è rivelato un colore dell’incarnato delicato e di ottima fattura.

Così il crocefisso di San Michele ha ritrovato l’antico splendore. «Un lavoro di studio, di asportazione meticolosa della terra, della polvere e di tutte le altre impurità – spiega il parroco don Giorgio Fantoni – di cura della croce e del crocefisso con prodotti specifici. È stato messo in sicurezza dall’attacco delle tarme che hanno lasciato un po’ di tracce senza indebolire la scultura in legno».

Il crocefisso troverà dimora nella cappella invernale, con il consenso dell’ispettore della soprintendenza alle belle arti. «Non lo riporremo più nella sua sede per problemi di sicurezza e di costi per il noleggio delle strutture necessarie», aggiunge il sacerdote.

Il costo del lavoro si aggira attorno ai 20mila euro. Chi intende contribuire con un’offerta, può reperire l’Iban sul sito internet della parrocchia, mettendo come causale “Restauro crocefisso”.

Anche la recinzione della casa parrocchiale attende di essere restaurata, «per ingiunzione dell’ufficio tecnico del Comune – chiarisce don Giorgio –. Il progetto, già approvato e depositato all’ufficio competente non è ancora in fase di esecuzione sostanzialmente per due motivi: mancanza di soldi ed emergenze alle strutture parrocchiali che hanno prosciugato le risorse. La soprintendenza alle belle arti ha espresso parere favorevole aggiungendo la possibilità di scaricare dalle tasse degli offerenti quanto viene versato a favore del restauro».

Per acquisire la modalità corretta per eseguire il bonifico gli interessati possono rivolgersi alla segreteria il venerdì pomeriggio, dalle 16 alle 18, telefonando allo 0331 1086505 o scrivendo una mail all’indirizzo parsanmichelebusto@libero.it.

Laura Vignati

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