Cena natalizia di Forza Italia, il commissario provinciale: «Non ne sapevo nulla»

La cena natalizia di Forza Italia, con tanto di foto con il coordinatore regionale Alessandro Sorte con il vice Giuseppe Taldone e il vicecoordinatore provinciale Simone Longhini, diventa un caso. Quello che, a leggere il comunicato stampa diffuso dopo l’incontro di ieri sera a Tradate (leggi qui), sembrava essere un appuntamento ufficiale del partito a livello provinciale si trasforma invece in motivo di malcontento per diversi militanti.

Molti, infatti, non erano a conoscenza del momento conviviale a cui ha preso parte anche il leader regionale Sorte.
«Io non sono stato invitato», dice nientemeno che il commissario provinciale Pietro Zappamiglio. «E come me – prosegue – tanti altri membri del coordinamento provinciale che è stato sancito nel mese di giugno dal nostro coordinatore regionale». Lo testimoniano, spiega, «i tantissimi messaggi di persone che sono state “escluse”».

Della cena di Tradate «si aveva avuto il sentore, ma non è stata chiaramente condivisa», precisa Zappamiglio. Al di là delle voci che gli erano giunte all’orecchio, insomma, a livello formale non ne sapeva nulla. «Lascio agli altri l’interpretazione», aggiunge.

Certo stupisce che il commissario provinciale non sia stato reso partecipe di un evento con ospite Alessandro Sorte. A questo punto si rendono necessari dei chiarimenti? Zappamiglio non dichiara nulla di più, limitandosi a ribadire che «io non sono stato invitato ma non è stata invitata nemmeno Laura Rogora, presidente del Consiglio comunale di Busto, Tallarida sempre di Busto, la responsabile di Azzurro Donna, la responsabile dei giovani di FI. Credo che siano stati esclusi almeno venticinque membri del coordinamento. Non so con quale criterio siano stati fatti gli inviti. Io posso dire che non ero al corrente di nulla».

Insomma, non esattamente un clima natalizio per un partito che, come è stato sottolineato proprio nel comunicato stampa diffuso dopo la cena, a gennaio è atteso dal congresso provinciale. Vedremo gli sviluppi.