Un anno di San Gennaro. Festeggia il primo giro di boa la "nuova" attività aperta con passione da Raffaele Amato in via Robbioni, a pochi passi dallo storico locale di famiglia chiuso da qualche anno.
«È stato un anno bellissimo - racconta Raffaele - in cui ho ritrovato tanti clienti storici con le loro famiglie, i loro figli e a volte i loro nipoti, che hanno preso in mano il testimone e la tradizione di venire a gustare una pizza alla San Gennaro. Sono orgoglioso di questo ricordo positivo che ho lasciato e che ora viene rinnovato nel tempo grazie alle nuove generazioni. Ma non solo: mi sono stupito di tanti nuovi clienti, in particolare turisti stranieri - francesi, inglesi e tedeschi ma non solo, soprattutto ad agosto - che girano la città, vanno alla ricerca di angoli dove gustarsi piatti del nostro Paese e sanno apprezzare. Lo spettacolo natalizio ai Giardini l'anno scorso aveva portato qui tante persone, lasciandomi fiducioso per quello che accadrà quest'anno dall'8 dicembre».
Se la Margherita è un grande classico che resiste e non tramonta, prende sempre più piede, come seconda scelta, la Marinara: «Di fronte a offerte sempre più elaborate e originali, c'è una riscoperta della semplicità» dice Raffaele.
La storia della San Gennaro, che fu la seconda storica pizzeria ad aprire a Varese nel 1972, quindi va avanti e si prepara, dopo questi primi "nuovi" 12 mesi di servizio al trancio e d'asporto, al futuro. Tra i ringraziamenti particolari, c'è quello per il figlio Jonathan, il nipote Giulio e la moglie Laura, che coltivano con con Raffaele «l'arte e l'amore per questo lavoro fatto di tecnica, passione e gioia di soddisfare il cliente».
Con un grande sogno, che resta vivo più che mai. «Lo avevo prima di cominciare questa nuova avventura e adesso è ancora più forte: riaprire anche l'attività storica all'angolo con via Del Cairo. Ci sto lavorando con tutto me stesso, anche per tutti quelli che me lo chiedono».
Raffaele festeggerà questo traguardo importante dei dodici mesi di attività con i clienti che vorranno stargli vicino domenica 10 dicembre, dalle 12 alle 14: «Vi aspetto tutti quanti per un brindisi insieme».