Sono ormai arrivate alle battute finali le opere di difesa spondale, potenziamento e riqualificazione delle aree sul lungolago di Gavirate. I lavori dall’importo complessivo di 395mila euro sono stati finanziata in parte da un contributo regionale per 216mila euro e dal Comune per i restanti 179mila.
Si tratta di uno dei cantieri inseriti da Palazzo Lombardia nel “Programma degli interventi per la ripresa economica”, un’iniziativa messa in campo a seguito dell’emergenza Covid e destinata a ridare slancio alle attività produttive.
Dello stesso programma rientrano anche cantieri aperti a Besozzo (dragaggio del Lago Maggiore in località Bozza), a Maccagno con Pino e Veddasca (rifacimento copertura darsena a Pino), a Brezzo di Bedero (demolizione darsene) e Laveno Mombello (sistemazione “Molo Sironi” a Cerro).
A Gavirate, si è lavorato su un progetto a cura dell’ingegner Antonino Bai, la cui realizzazione è stata affidata alla Ditta Batistini Costruzioni Generali Srl, con sede a Follonica, in provincia di Grossetto. L’Autorità di Bacino Lacuale ha invece seguito tutte le fasi dell’appalto e della rendicontazione, attraverso i propri uffici di Laveno.
«In questi giorni stanno iniziando le opere propedeutiche e il montaggio della nuova Torretta, dopo che è stata smantellata quella precedente - spiega il presidente dell'Autorità di Bacino e sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera - a seguire la sua implementazione, che certamente finirà entro il 2023. Poi, si potrà vedere finalmente la fine delle attività».
Nei giorni scorsi c'erano state polemiche sui ritardi dello svolgimento dei lavori.
«Precisazione doverosa - continua Passera - dopo che nei giorni scorsi erano state espresse a mezzo stampa dei dubbi sulle tempistiche di realizzazione della nuova struttura, che invece ha mantenuto le tempistiche da progetto. Nessun ostacolo per lo svolgimento di attività sportive in acqua, almeno per quel che riguardano i lavori in corso».
«Per l’Autorità di Bacino lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese indubbiamente una bella soddisfazione, che va ad aggiungersi a quelle per gli altri lavori già avviati. Un segno di riscossa per il futuro dei laghi del Varesotto, da sempre al centro delle attenzioni di Regione Lombardia e che non ha mai fatto mancare il suo fattivo sostegno alle diverse attività» conclude il presidente.