Ignoti nelle scorse ore hanno preso di mira l'ospedale di Cuasso al monte che è stato vandalizzato e ha subito il furto di oggetti di rame, compresi i cavi che distribuiscono l'energia elettrica nei vari reparti e soprattutto alla comunità Il Sorriso che si occupa di assistenza alle persone affette da disabilità mentale.
A renderlo noto il Comitato sorto a difesa e rilancio del nosocomio della Valceresio che commenta duramente il fatto accaduto che purtroppo non è il primo di cui è vittima la struttura.
«Abbiamo una lunga serie di comunicazioni inviate alla Gestione Tecnica Patrimoniale di ASST Sette Laghi e ai loro dirigenti, spedite dopo eventi di devastazioni e violazioni ma anche prima della scelta di lasciare incustodito un patrimonio immobiliare pubblico» prosegue il comunicato.
Il Comitato ha più volte chiesto il ripristino del servizio di sorveglianza h24 come deterrente per questo tipo di reati.
«Ognuno si assuma le proprie responsabilità e faccia mea culpa di non aver preso provvedimenti - continua il post su Facebook - il periodo transitorio dalla chiusura all'avvio dei cantieri si è confermato deleterio da ogni punto di vista. Auspichiamo che si intervenga definitivamente con l'ubicazione di telecamere e di sistemi di sicurezza quali la riattivazione del servizio vigilato di portineria che impediscano ai malintenzionati di entrare nell'ospedale e nel parco».
Il Comitato solleverà nuovamente il tema al tavolo di lavoro con Asst Sette Laghi e Regione Lombardia del prossimo 29 novembre.
«L'Ospedale di Cuasso, oltre a diventare ospedale di Comunità, che dovrà essere agibile entro il 2024, è destinato a diventare nuovamente un punto di eccellenza in collaborazione con l'Università dell'Insubria nell'ambito della Pneumologia Riabilitativa grazie a fondi regionali che ne stanno consentendo la ristrutturazione. Noi ci siamo sempre ed ostinatamente continueremo a dare il nostro contributo per il raggiungimento di questi obiettivi» conclude il post del Comitato.