L'arte come passione e scuola di vita: incontriamo nella sua casa studio Barcara Carcano, varesina residente a Monvalle.
L'interesse per l'arte arriva subito e inizia con lo studio, con il conseguimento del diploma al Liceo Artistico di Varese, con la specializzazione in restauro vetrato a piombo e grisaglia, che prevede la tecnica di soffiatura a bocca dei vetri con ossido di piombo, creando le famose vetrate artistiche che si trovano nelle chiese, nei cimiteri e nei luoghi di culto.
Barbara ci racconta la sua carriera artistica?
Dopo aver lavorato per anni nel vetro, ho collaborato con restauratori, imparando la straordinaria arte del restauro. A bottega con i maestri del restauro ho imparato moltissime ed innovative tecniche: è stata una bella esperienza che poi ho dovuto lasciare per vicissitudini famigliari sino a quando ho conosciuto il pittore Dietrich Bickler, affermato artista italiano e conosciuto in tutta Europa per i suoi capolavori pittorici. Con Dietrich ho fatto qualche mostra insieme alla figlia Ruth affermata fotografa.
Come è arrivata a dipingere a Legro sul Lago d’Orta?
Durante queste mostre ho conosciuto Fabrizio Morea, presidente dell'Accademia Artisti di Legro, dove da anni si dipinge sui muri ripercorrendo storie cinematografiche e dove Bickler stesso ha realizzato diverse opere.
Qual è stata il prima opera realizzata sui muri di Legro?
Ho presentato un bozzetto del soggetto del film girato nel 2018 in Val Grande "Terra Buona" di Emanuele Caruso. Il dipinto rappresenta uno dei protagonisti del film, Padre Sergio di Valmaria, località piemontese dove si trova la biblioteca situata in un luogo più alto d’Europa e dove sono conservati circa 60mila libri.
Ci descrive il suo dipinto?
Ho realizzato l’opera con acrilico da esterno sulla parete di una casa privata del luogo con raffigurato il volto del frate benedettino, il paese dove si ambienta la storia e il simbolo della Val Grande. Questo dipinto è stato inaugurato nel 2021.
Ha realizzato anche qualche altra opera a Legro?
Quest’anno nel mese di settembre è stato inaugurato sempre in Val Grande, il dipinto legato al secondo film di Emanuele Caruso "A rivedere le stelle" girato nel 2020. Sempre adottando la medesima tecnica ho eseguito il ritratto di Franco Berrino che è uno dei protagonisti del docufilm. Durante questa inaugurazione il direttore Fabrizio Morea mi ha chiesto di realizzare e completare la trilogia di Caruso con un altro dipinto.
Quando è prevista la prossima opera?
Mi sto concentrando, vediamo cosa ci porta l’universo, cercherò di concludere anche quest’opera che è impegnativa, anche perché i tempi di realizzazione non sono brevi e li devo conciliare con altri miei impegni.
In che modo è possibile ammirare le sue opere o avere suoi contatti?
Il mio riferimento e Fabrizio Morea dell'Accademia Artisti Legro, è il mio punto di riferimento strategico.