Il panettone è già tra noi, con quasi due mesi d’anticipo sul Natale. Bello e profumato, è il primo segnale varesino delle feste future nonostante la temperatura che a tutto lascia pensare fuorché a un tempo da presepe. Le panetterie Colombo & Marzoli, infatti, hanno voluto fare un esperimento, e incominciato a impastare uvette e canditi seguendo la scia delle grandi industrie dolciarie che infornano mesi prima il dolce simbolo del Natale. Pezzatura da 750 grammi e già un piccolo “assalto ai forni” perché il panettone della più celebre panetteria cittadina, vincitore di premi per la qualità degli ingredienti, è senza conservanti e va consumato in fretta.
«Anche se siamo in anticipo sui tempi, il panettone è acquistato volentieri, soprattutto dalle signore», dice Stefania Nardello, una delle commesse del negozio Colombo & Marzoli di via Morosini, che ne scarta un esemplare per la nostra fotografia. Si sprigiona un profumo celestiale a cui è difficile resistere, però siamo professionali.
Questo preludio al Natale ci consente una riflessione: in questo periodo così travagliato offeso da guerre, crisi economiche e disastri ambientali, il primo segnale di pace e fratellanza viene proprio dal dolce più umile, il semplice panettone, che un tempo si mangiava soltanto nel gran giorno e rappresentava una piccola vittoria contro la povertà.