In Consiglio provinciale arriva il via libera alla variazione del bilancio di previsione, con l’astensione dei consiglieri di minoranza. La copertura delle spese deriva in gran parte da Regione Lombardia.
Spazio anche per una piccola discussione fuori programma sul nuovo ospedale di Busto e Gallarate.
Il minuto silenzio per israeliani e palestinesi
Su richiesta di Maria Cecilia Carangi del Pd, la seduta si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime israeliane e palestinesi.
Con una precisazione del presidente Marco Magrini: «Provincia sostiene la popolazione che sta subendo queste atroci situazioni. Io ho esposto la bandiera di Israele, ma siamo per due stati e due popoli. E oltre a questi fatti, siamo tutti molto preoccupati per la guerra in Ucraina e per quelle in corso in Africa, senza dimenticare un’altra situazione a rischio come quella in Kosovo».
«Le vittime sono sempre vittime – è intervenuto il leghista Sergio Ghiringhelli – ma qualcuno ha scatenato questa cosa e il terrorismo va condannato. Sulle ragioni storiche possiamo discutere a lungo, ma quello che è accaduto un mese fa è inaudito e la prima condanna è per Hamas».
L’ospedale e il «tranello»
Prima di discutere dell’ordine del giorno, Marco Colombo (esponente gallaratese di Fratelli d’Italia) ha voluto fare i propri ringraziamenti per l’approvazione dell’ipotesi di accordo di programma del nuovo ospedale di Busto-Gallarate. A Villa Recalcati il via libera è arrivato con una delibera del presidente, senza un passaggio in aula che avrebbe potuto far riemergere la distanza tra gli esponenti del Pd dei due Comuni interessati (leggi qui).
Colombo ha voluto mettere un po’ di sale su queste ferita, “ringraziando” i consiglieri dem: «Si sono ravveduti rispetto a quanto fatto nei loro Consigli comunali. Vi ringrazio e speriamo parta al più presto questo ospedale».
Immediata la replica del gallaratese Carmelo Lauricella: «Anche l’ospedale migliore da solo è destinato a scoppiare. C’è uno strabismo sanitario per il quale noi ci concentriamo sull’ospedale, ma non si vede traccia delle strutture territoriali che fungono da filtro, che vengono solo inaugurate. E l’incuria dell’attuale offerta sanitaria diventa la giustificazione per la costruzione di una nuova struttura».
«Sei caduto nel tranello», ha osservato Magrini, precisando che le scelte di competenza della Provincia sono di tipo tecnico, legate in particolare alla viabilità. La bustocca Valentina Verga ha scelto di non intervenire.
Variazione al bilancio di previsione
Il delegato al Bilancio Mattia Premazzi ha poi illustrato la variazione di bilancio.
Spiegando che prima di questo intervento, più di 20 milioni di euro – su un avanzo disponibile a inizio anno pari a oltre 23 milioni – erano già stati “impegnati” nelle precedenti variazioni.
In questa trovano destinazione ulteriori 38.500 euro di avanzo libero, 35.700 di avanzo vincolato in parte corrente e quasi un milione e mezzo per parte capitale.
Quest’ultima cifra va a coprire i “secondi” 2 milioni di euro destinati, nell’ambito del progetto dei Comuni attivi, al progetto di via Selene a Varese, per il quale il capoluogo aveva richiesto 4 milioni. La metà era stata immediatamente accordata, mentre la parte rimanente era stata “dilazionata” sul 2024. Con questa variazione, parte dell’avanzo viene destinata a coprire questo impegno.
Sono state anche accertate alcune nuove entrate, in particolare da parte di Regione Lombardia, subito destinate ai vari settori. Riceveranno contributi la Polizia ittico venatoria, per la prevenzione della diffusione della peste suina e per il monitoraggio della presenza dei lupi, e la Protezione civile, per i piani di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi (55.200 euro per il 2023 e 6mila per il 2024, cui si aggiungono 20mila euro nel 2023 e 12mila nel 2024 per la redazione dei piani locali di prevenzione antincendio boschivo).
Sempre tramite la Regione, 110 mila euro saranno dedicati alla manutenzione straordinaria e alla riqualificazione del patrimonio naturale.
Una parte degli introiti che la Regione incamera dalle centraline idroelettriche presenti in alcuni comuni, pari a 500mila euro, viene ridestinata alla Provincia, che li utilizzerà per le spese energetiche.
Per la messa in sicurezza di ponti e viadotti sono previsti ulteriori 800mila nel 2024 e altrettanto nel 2025. In questo caso i fondi sono ministeriali.
La variazione è stata approvata con l’astensione dei consiglieri di minoranza.
Riccardo Canetta