Tre giorni dopo la vittoria, Vito Lascaro torna a casa e ad aspettarlo a Cairate c’era una festa a sorpresa tutta rosa, in onore della maglia vinta al Giro d’Italia in handbike (leggi qui), parenti e tanti amici.
Sua moglie Susanna e alcuni atleti erano tornati da Bari con lui, riuscendo a mantenere il segreto. Anche se Vito ammette: «Conosco bene mia moglie, quando mi ha detto se volessi tenere la maglia rosa ho capito che aveva in mente qualcosa».
Accolto dall’affetto e dalla gioia di chi vede il suo grande lavoro ogni giorno, la sua costante voglia di allenarsi e, infatti, il primo pensiero sceso dalla macchina è andato proprio lì, alla sua bici che doveva essere pronta per l’allenamento di domani, tra le risate divertite di chi lo conosce e sa che non si ferma mai.
Un palloncino rosa, con il numero 1, come la posizione in cui è arrivato, ma soprattutto, come la prima maglia rosa un traguardo che ha dato all‘atleta fagnanese, ma anche un po’ bustese «tantissima emozione».
Se si chiede a Vito quale delle sei tappe che ha dovuto affrontare sia la sua preferita, la risposta è ovvia: «Quella di Bari, fino all’ultimo non sai se puoi aver vinto o meno, può succedere di tutto».
Ed è successo di tutto: Vito ha realizzato un sogno che conservava nel cassetto da tanti anni e che adesso è realtà. Ha incassato anche i complimenti del Comune di Cairate, dove ora vive: « Non esistono traguardi impossibili. Esistono solo i sogni e il nostro impegno per realizzarli». Ieri infatti alla festa è arrivata anche il sindaco Anna Pugliese.
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