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Busto Arsizio | 12 ottobre 2023, 11:20

Tamponi al Casermone dell’Aeronautica? Sì, due ore alla settimana

Il solo punto che effettua test per Asst Valle Olona è a disposizione il lunedì, fra le 10 e le 12. Michele Bisaccia, medico e consigliere comunale: «È come dire ai cittadini di Busto o Gallarate: rinunciate al servizio gratuito e pagate direttamente in farmacia». Situazione diversa nelle Asst Lariana e Sette Laghi. I punti di domanda sull’utilità del servizio e sul personale disponibile

L'uscita dell'ex deposito dell'aeronautica, a Gallarate

L'uscita dell'ex deposito dell'aeronautica, a Gallarate

«Si trasmette in allegato il prospetto aggiornato con i Punti Tampone delle ASST del territorio dove potrete indirizzare i vostri pazienti con necessità di effettuare tamponi diagnostici (soggetti sintomatici) […] È altresì operativa anche la rete delle farmacie aderenti dove il cittadino può recarsi a pagamento…». Inizia con queste parole l’aggiornamento sui punti tampone che il Dipartimento Cure Primarie (di Ats) ha inviato ai medici di assistenza primaria. Un’indicazione potenzialmente utile anche in un periodo segnato da un’emergenza Covid contenuta rispetto al passato.

C'è, però, uno squilibrio evidente. I punti tampone a cui è possibile presentarsi nel territorio di Ats (che “copre”, come noto, le aree di Como e Varese) sono distribuiti con disomogeneità. La Asst Lariana ne conta tre, a Como, Cantù e Menaggio, per un numero complessivo di 21 ore alla settimana, tra accessi pedonali e drive through. Il punto tampone di Asst Sette Laghi, all’ospedale di circolo di Varese, è aperto da lunedì a venerdì fra le 9 e le 10, cinque ore settimanali. Nel sud della provincia, il punto dell’Aeronautica militare gallaratese, quello che fa capo ad Asst Valle Olona, non distante dal confine con Busto, è a disposizione solo il lunedì, fra le 9 e le 11, due ore. Peraltro, al link utilizzabile per verificare eventuali aggiornamenti, cliccando sull’area di Asst Valle Olona, al momento appare l’indicazione “404 – Pagina non trovata”.

Michele Bisaccia, medico e consigliere comunale a Gallarate, ha citato la situazione nell’ultima riunione dell’assemblea civica, portandola a piccolo esempio, così si espresso, di una gestione che suscita punti di domanda, dalla comunicazione in giù. «Confermo – dice a distanza di qualche giorno – intanto perché è evidente che esistono possibilità molto diverse tra i vari territori della stessa Ats. E poi perché, banalmente, mi chiedo: è possibile che un cittadino di Busto o Gallarate con sintomi sospetti insorti, poniamo, il martedì, debba aspettare per presentarsi al casermone per un tampone  diagnostico il lunedì successivo?». Anche la possibilità di ricorrere alle farmacie, secondo il medico, non convince: «Se l’ex deposito dell’Aeronautica è attivo anche come centro vaccinale, perché è a disposizione così poco per i tamponi? Nel complesso, tutto questo sembra quasi un modo per fare arrivare ai cittadini che ancora si tamponano un’informazione del tipo:spendete, andate direttamente in farmacia, soprattutto se abitate nel sud della Provincia di Varese».

Ai dubbi sull’effettiva utilità del servizio, Bisaccia prova ad aggiungere qualche riflessione: «È verosimile che in tanti, ormai, anche quando accusano sintomi compatibili con l’infezione da Covid, rinuncino ai tamponi dignostici. Però mi chiedo che senso abbiano informazioni come quella recentemente ricevuta. E mi interrogo su una questione che tocca tanti temi, magari di maggiore spessore: non è che l’apertura ridotta ha a che fare anche con il poco personale a disposizione? Non siamo, per caso, di fronte a un problema che resta, quando andrebbe affrontato e risolto per costruire la sanità di domani?»

Stefano Tosi

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