Fra meno di un mese avrebbe compiuto 102 anni, ma questa mattina, lunedì 9 ottobre, è venuta meno all’affetto dei suoi cari. Ginetta Fumagalli, vedova Toia, l’arzilla signora di Sacconago che fino all’ultimo ha avuto una parola dolce per tutti e un sorriso a chiunque le si avvicinava, non è riuscita a spegnere le sue 102 candeline. Due anni fa il suo invidiabile traguardo del secolo era stata festeggiato alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, al vicesindaco Manuela Maffioli e all’assessore all’istruzione Daniela Cerana.
Sul quaderno della sua vita, Ginetta Fumagalli, ha visto scorrere i più grandi avvenimenti della storia: le conseguenze della grande guerra, l’avvento del fascismo, la seconda guerra mondiale, il dopoguerra, i conflitti degli anni Settanta, Ottanta e quelli odierni, ha passato indenne la pandemia. Nonostante i gravi lutti che l’hanno colpita, la perdita di un figlio appena nato prima, poi negli anni Novanta la scomparsa improvvisa del marito e del fratello, lei ha sempre affrontato ogni difficoltà con un’incredibile forza che da sempre l’ha contraddistinta. Donna di fede incrollabile, è sempre stata animata da quel senso di speranza e fiducia, le carte vincenti della sua vita. In silenzio si è sempre prodigata per gli altri.
Era nata il 6 novembre 1921, nella sua vita ha sempre tenuto alti i valori, quelli veri. Attiva nella parrocchia di Sacconago, era sempre presente nell’associazione San Vincenzo, distinguendosi nel volontariato. Ha sempre svolto con precisione e disponibilità il suo lavoro di sarta.
“E’ sempre stata una persona molto cara, generosa, pronta ad ascoltare e dire una parola rassicurante e sempre disponibile – la ricordano i nipoti – La sua parola d’ordine è sempre stata l’onestà”.
Riposa nella Casa funeraria Le origini di viale Sicilia. Le esequie avranno luogo domani, martedì 10 ottobre alle 15.30 nella parrocchia Santi Pietro e Paolo di Sacconago e saranno precedute dalla recita del rosario alle 15.15.
Laura Vignati