«L’unione fa la forza e la conoscenza abbatte ogni barriera». Progetti Fantasia organizza il suo primo convegno

Appena tornati da Bruxelles, dove hanno visitato il Parlamento Europeo, i ragazzi con disabilità di Progetti Fantasia si preparano per un importante appuntamento: il loro primo convegno - “Importanza della creazione di ponti tra mondo della neurodivergenza e mondo sociale con l’inclusione del territorio” - organizzato in occasione del primo compleanno dell’Associazione.

Si terrà venerdì 13 ottobre, a partire dalle ore 9, nella Sala Tramogge (ai Molini Marzoli) con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e di A.I.T.O. (Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali).

L’ingresso è gratuito ed eventuali libere donazioni saranno utilizzate per le attività di Progetti Fantasia).

L’iscrizione è obbligatoria e si può effettuare mandando una mail a progettifantasia@libero.it

«L’idea è nata dal fatto che vogliamo portare la conoscenza della neurodivergenza - spiega Simona Veronica Lamperti, presidente di Progetti Fantasia -. Diciamo sempre che vogliamo far conoscere i ragazzi a più persone possibili, ma è importante anche far capire alla gente come approcciarsi nei loro confronti, per includerli e sostenerli.

Ecco perché spiegheremo ai presenti che cosa abbiamo realizzato come associazione nell’ambito dell’inclusione nel territorio, ma anche ciò che il territorio ha fatto per aiutarci. Siamo un’associazione di genitori, ma vogliamo trasmettere la conoscenza anche come rilevanza scientifica per poter comprendere i nostri ragazzi».

A questo scopo, moderati da Francesco Barale, dopo l’accoglienza interverranno degli specialisti che affronteranno numerosi temi: Roberto Keller parlerà della transizione dall’adolescenza all’età adulta e della costruzione del progetto di vita nell’adulto, seguito da Daniele Somenzi con l’intervento “Pensare agli ambienti reali in modo inclusivo”.

Seguiranno Marco Lodi Pasini con il discorso “Il terapista incontra la persona nella sua realtà: riflessione ed esperienze sul nostro territorio” e Ugo Parenti, parlando di autismo e psicosintesi e dell’essere anche genitori.

L’impronta tecnico-scientifica del convegno serve per far comprendere il modo di essere dei ragazzi con neurodivergenza e che la creazione dei ponti può favorire una società diversa che possa dare delle opportunità anche a loro.

«Noi vogliamo testimoniare che - una volta che hai conosciuto questi ragazzi - sei in grado di proporti, perché la conoscenza abbatte tutte le barriere - continua Simona Lamperti.

Progetti Fantasia è nata per creare amicizia tra i nostri “cuccioli”, ma abbiamo visto che, se sono aiutati a compiere gesti e affrontare situazioni per noi ordinarie, tutto assume un significato diverso. La gente può conoscerli per come sono, perché la nostra associazione non va per tentativi: ogni attività è pensata su base scientifica e tecnica».

Ecco perché questo non sarà il “solito” convegno dove poter solo imparare delle nozioni. Lo scopo principale è testimoniare che l’unione fa la forza, come stanno dimostrando i progressi di questi giovani da quando sono stati integrati nel territorio.

«Non ci aspettavamo questo ritorno e questa popolarità - dice la Presidente -. È la prova che la creazione di ponti non si fa a tavolino, ma vivendo nel mondo. Se ognuno fa il proprio pezzettino, riusciamo davvero a creare un mondo inclusivo e a far crescere non solo i ragazzi, ma anche la società».

Per dimostrarlo, i giovani di Progetti Fantasia saranno in primo piano: si occuperanno dell’accoglienza alla reception e del servizio durante la pausa caffè.