Dal Monte Orsa si spicca il volo: presentato il nuovo decollo per parapendio

Il nuovo decollo per parapendio realizzato in vetta al Monte Orsa è stato presentato ieri a Viggiù. In una conferenza stampa tenutasi nella splendida cornica di Villa Borromeo, in pieno centro paese. Un progetto ambizioso, la cui realizzazione definitiva è arrivata dopo tre anni grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale e l’associazione Ursa Maior.

«Il Comune di Viggiù ha accolto sin da subito con grande entusiasmo l’iniziativa cogliendo le molteplici opportunità che offre al territorio - le parole di Emanuela Quintiglio, sindaco di Viggiù - Anzitutto è stato effettuato un intervento di pulizia e sistemazione di un tratto di bosco in punto strategico del nostro Monte Orsa così da creare un punto panoramico davvero strepitoso che domina le nostre valli, e permette di ammirare i nostri laghi, Como, fino a scorgere la Madonnina del Duomo, creando un ulteriore occasione di attrattività per  la nostra montagna che ha visto aumentare negli ultimi anni il turismo green e appassionati di varie discipline sportive».

Negli anni '90, fino a quando il Monte Orsa ospitava regolarmente sfide tra i piloti, è stato dimenticato: la tecnologia delle vele e dei deltaplani di quegli anni non consentiva di fare dei bei voli. Così, il decollo al Monte Orsa è caduto nel dimenticatoio per molti anni.

Fino al 2021, quando Davide Mustarda ha deciso di riaprirlo, scegliendo con attenzione una parte della montagna ricca di correnti termiche, ossia aria calda che sale. È nata così l’associazione Ursa Maior, composta da un ristretto gruppo di appassionati del volo libero, capitanato dal presidente Davide Mustarda e supportato da Renzo Marcellini, storico istruttore di parapendio della scuola di Laveno.

Dopo una serie di incontri con il Comune di Viggiù, l’associazione Ursa Maior ha depositato la richiesta per il taglio forestale del bosco (circa 800 metri quadri), e nel mese di luglio del 2022 si è proceduto al taglio ed alla pulizia dell’area. Successivamente, nel 2023, l’associazione ha trasportato in decollo 30 metri cubi di terra, ha seminato, ed ha ricoperto la semina con i canaponi di iuta, attendendo pazientemente la crescita dell’erba.

«La cura e la vigilanza del territorio - ha sottolineato Quintiglio - sono un importante supporto alla prevenzione di fenomeni quali lo spaccio selvaggio nei boschi che vediamo sempre più diffondersi nelle nostre zone».

Da qualche mese, si cominciano a vedere i primi frutti, e oggi, grazie a questa collaborazione, è possibile guardare al Monte Orsa con occhi diversi. Il luogo, grazie al lavoro instancabile dei nostri amici e volontari, è stato trasformato e oggi dal punto di decollo che è anche un punto di osservazione straordinario: chi sale al Monte Orsa può finalmente osservare il panorama verso sud: i nostri paesi di confine, come isole nella rete urbana, e nelle giornate terse si può osservare agevolmente anche gli appennini ed il Monviso.

Alla conferenza stampa di ieri si è tenuta una presentazione del decollo con illustrazioni fotografiche e video, istruzioni tecniche per i piloti e l’allestimento di un piccolo stand informativo per chi volesse avvicinarsi al mondo del volo libero.

«Questo nuovo campo di decollo offre anche in Valceresio la possibilità di praticare uno sport affascinante e romantico all’inseguimento dell’antico sogno dell’uomo di riuscire a volare» ha concluso il primo cittadino, che hai proceduto con in ringraziamenti a tutti gli amici di Ursa Maior, all’assessore Daniele Carrara, all’Ufficio Tecnico del Comune di Viggiù e della Comunità Montana del Piambello, che con il suo presidente Paolo Sartorio ha dato un supportato fondamentale al progetto.

«Viggiù è pronta a volare!».