È tempo di congressi per il Partito Democratico. Domenica primo ottobre gli iscritti dem eleggeranno i segretari di circolo, insieme a quelli provinciale e regionale. In quest’ultimo caso, la candidata unica è la deputata Silvia Roggiani, nata a Busto Arsizio e cresciuta a Ferno, segretaria metropolitana uscente del Pd di Milano.
A livello provinciale, invece, è sfida a due tra Alice Bernardoni e Giacomo Fisco. Domenica le operazioni di voto nei vari circoli del territorio termineranno alle 20. Poco più tardi, si conoscerà il nome del successore di Giovanni Corbo.
Nelle due videointerviste, i due protagonisti del congresso spiegano le ragioni della candidatura, la loro idea di Pd, danno un giudizio dei primi mesi della segreteria Schlein e anticipano la prima cosa che faranno lunedì mattina in caso di vittoria.
Alice Bernardoni: «Un Pd prossimo ai territori»
43 anni, vicesegretaria provinciale uscente, già assessore nella sua Tradate, sostenitrice di Elly Schlein al congresso nazionale, Alice Bernardoni si mette in gioco dopo una discussione «con militanti e amministratori del partito provenienti da realtà ed esperienze diverse ma che hanno pensato che, visti gli anni di militanza e lavoro, io potessi rappresentare una squadra con i piedi ben piantati per terra ma con la possibilità di guardare più in là, più in alto».
Bernardoni pensa a «un partito prossimo ai circoli e ai territori, infatti la nostra mozione si chiama “Prossimo Pd”: viviamo in una provincia con realtà molto diverse fra loro, in cui gli stessi problemi devono essere affrontati in modo differente».
Giacomo Fisco: «Un Pd riferimento per tutte le forze sociali»
Capogruppo consiliare del Pd a Varese, già consigliere provinciale, Giacomo Fisco, che al nazionale ha sostenuto Stefano Bonaccini, ha 28 anni ed è stato segretario dei Giovani Democratici del capoluogo. «Ma il nostro è un progetto intergenerazionale – precisa –. Crediamo che il partito possa unire questi due aspetti, il tema dell’innovazione e dell’esperienza. E abbiamo messo insieme il gruppo giovani e persone più esperte, con tanti amministratori e sindaci che ci stanno dando una mano».
Per costruire un partito «che sappia fare quello per cui il Pd è nato: un partito federatore, che sia punto di riferimento per tutte le forze sociali, i movimenti, i sindacati che in questi anni purtroppo non hanno visto nella nostra struttura un luogo di discussione e di confronto».
Riccardo Canetta