Cartoline da Cortina.
La prima.
Difficile fare differenze tra le quasi 300 anime giallonere che hanno seguito i Mastini nella loro avventura in Supercoppa Italiana. Ma senza voler togliere nulla a nessuno, a meritare una citazione - oltre a Franco Vanetti e ai suoi 700 chilometri macinati per non perdersi nemmeno un istante dell’evento (leggi QUI) - c’è sicuramente anche Stefano Galante. Per la sua passione, comune a tutti gli altri, ma anche per le inusuali modalità con cui ha organizzato la trasferta.
Quello di Stefano e del figlio Cristian è stato un blitz (sono partiti il pomeriggio di sabato) che si è concluso… in tenda: i due, infatti, dopo aver assistito al match dello Stadio Olimpico, si sono infatti accampati lungo il fiume Boite, sfidando i sei gradi di temperatura della notte.
Una passeggiata di salute se sei un Ironman dello sport varesino e la fede in Piroso e compagni ti sostiene...
Seconda cartolina.
Nell’intervista pre-Supercoppa che Niklas Czarnecki ha rilasciato al nostro giornale (leggi QUI), il coach svedese ha dichiarato che uno dei motivi che lo hanno spinto a Varese è stata la volontà di “mischiarsi” con la nostra cultura e di conoscere tante persone nuove, immergendosi completamente nel mondo varesino.
Non solo parole: la trasferta di Cortina lo ha provato. Invece di tornare a casa con il resto della squadra, infatti, Czarnecki si è intrattenuto con il folto gruppo dei Mastini Forever, trascorrendo la notte tra sabato e domenica nello stesso albergo dei supporter e poi la giornata successiva in loro compagnia.
Quando si dice una “famiglia”…