Questa mattina nello spazio Lenovo a Milano è stato presentato il progetto per la nuova stagione della Uyba, con la grande novità del nuovo allenatore Julio Velasco, ma anche del nuovo amministratore delegato Gianluigi Viganò, che ha detto: «Busto ha la fortuna di essere il capoluogo della pallavolo femminile, dobbiamo farlo capire ai cittadini».
«Sono molto emozionato, oggi è un giorno importante per la nostra società», così ha iniziato la presentazione della “Nuova vita Uyba” il presidente, Giuseppe Pirola.
Che ha poi spiegato com’è maturata la scelta del nuovo allenatore: «Tra le mille difficoltà in una sera complicata, ho avuto l’idea di chiedere di affidare questo progetto a un grande allenatore di pallavolo. Non so neanche io come sono riuscito a convincere Julio».
La risposta sincera del nuovo mister non si è fatta attendere: «Volevo passare al femminile ed è stata l’unica offerta che ho ricevuto».
Sulle caratteristiche che deve avere il suo team, Velasco ha spiegato che «deve essere equilibrato, deve funzionare il gioco di squadra. Io non voglio sentire di chi è la colpa di un errore, voglio che pensino sempre alla palla dopo».
Mattia Moro, direttore generale, ha raccontato la prima volta che ha incontrato l’allenatore: «Lavorare con lui è arricchente, la prima volta che l’ho visto eravamo in Romagna ed ero sicuramente emozionato, perché percepivo che stavamo andando a costruire qualcosa. Poi l’ho incontrato, ci siamo visti e da quella volta sono entrato in una modalità nuova, piena di energia e di stimoli».
Presente anche il presidente del Coni Lombardia, Marco Riva, che ha dato alcune parole chiave: «Sogno o visione, progetto e identità». E poi: «Viva pallavolo, viva lo sport, viva la Uyba».
Punto cardine di questa nuova Uyba sembra essere il legame col territorio, come sottolineato dal nuovo amministratore delegato Gianluigi Viganò: «Busto ha la fortuna di essere il capoluogo della pallavolo femminile, dobbiamo farlo capire ai cittadini». Motivo per cui ci sarà un incontro il 5 ottobre.
Viganò si è anche soffermato sull’individuazione del capitano, Giuditta Lualdi: «Mi sembrava chiaro che lei fosse il leader del gruppo, è stata una scelta naturale. Lei ha le caratteristiche, la personalità e l’identificazione con la città».
Michela Scandroglio