A Palazzo Verbania a Luino è stato ricordato il cardinal Carlo Maria Martini, a undici anni dalla morte.
Una sala gremita ha ascoltato attentamente la relazione dal titolo "Carlo Maria Martini. Ripartire dalla parola" del teologo Marco Vergottini che ha delineato vita, pensiero, azione e spiritualità del compianto cardinale in modo puntuale, esaustivo e con grande chiarezza espositiva.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Luino Enrico Bianchi e del presidente del Consiglio Comunale Fabrizio Luglio, il moderatore della serata Alessandro Franzetti ha introdotto il relatore e spiegato che questo incontro nasce da un'amicizia politica e spirituale con il sindaco di Luino.
Vergottini, amico personale di Martini, oltre a illustrare la teologia dell'arcivescovo di Milano, ne ha trattato anche i lati più umani e nascosti, e forse meno conosciuti dal grande pubblico.
Come per esempio quando pochi mesi prima di morire Martini incontrò a Milano nel corso dell'incontro mondiale delle famiglie il Papa Benedetto XVI. Martini avrebbe voluto dire molte cose al Pontefice, i due si stimavano molto, pur nelle differenze di vedute.
Tuttavia il cardinale, molto provato dal Parkinson, non riuscì a proferire parola e seppe solo piangere dinanzi al Papa e anche il Santo Padre si commosse profondamente davanti a lui e pianse.
Nel corso del dibattito vi sono stati diversi interventi, tra cui quello molto significativo del prevosto e decano di Luino don Sergio Zambenetti, che ha parlato del suo rapporto col cardinale, che lo ordinò sacerdote nel 1981.
Una bella serata, in cui il pubblico è uscito soddisfatto dalla sala, avendo compreso una volta in più la grandezza umana e spirituale di Carlo Maria Martini, grande profeta del nostro tempo.