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Territorio | 26 agosto 2023, 14:12

Cardano al Campo, saluto commosso a Michele Valente

Chiesa gremita, lacrime, applausi e moto rombanti per l’addio al 33enne, vittima di un incidente a Gallarate. La sorella Eleonora: «Veglia su di noi. Ci mancherai tanto»

Cardano al Campo, saluto commosso a Michele Valente

Persone, preghiere, segni. E quella parola, “fratello”, ricorrente nei ricordi affidati alla rete subito dopo l’incidente del 17 agosto, ripetuta più volte durante il funerale: l’ultimo saluto a Michele Valente si è svolto oggi in Sant’Anastasio, a Cardano al Campo (foto in fondo), dove il 33enne, colpito da un’auto mentre era alla guida del suo scooter (VEDI QUI), risiedeva. Tanti dei partecipanti provenivano da comuni vicini. Da Fagnano Olona, per esempio, da Gallarate e Cassano Magnago, dove Michele era conosciuto e benvoluto. C’era la famiglia, a partire da papà, mamma e fratello, c’erano colleghi e amici, c’erano quanti condividevano la passione per i motori con il defunto, che era anche un abile restauratore. Visibili, sui volti, il dolore e lo sgomento per un lutto inaspettato.

Nell’omelia, don Samuele ha invitato al cambio di prospettiva, a superare la perdita di una persona cara con la riconoscenza: «Grazie per avercela donata». Il sacerdote ha ricordato l’aspirazione dell’uomo ad amare ed essere amato, alla gioia, alla vita, nonostante la separazione: «Di Michele ricordiamo quello che lui ha dato, offerto. La bravura nel lavoro, la passione per i suoi hobby, gli incontri. Siamo segnati dal dolore ma dobbiamo far emergere il bene, l’affetto». Ha fatto presente, il celebrante, prima di invitare a gesti concreti che, nel tempo, allevino il peso del lutto:  «Abbiamo tante domande, tanti perché. La prima reazione, la prima risposta la troviamo nella nostra presenza di oggi. Per amore, amicizia, fraternità, che danno senso alla vita».

Commosso, a fine rito, il ricordo di Eleonora, sorella “di fatto”, un percorso familiare con Michele iniziato nell’infanzia. «Miky, fratello» esordisce, prima di ricorrere alla metafora di rami che si sono intrecciati per crescere insieme, forti, prima di ricordare il ragazzo speciale: «Veglia su di noi. Ci mancherai tanto».

Sul sagrato, un coro di ciao e tante lacrime, fra applausi e moto rombanti.

Stefano Tosi

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