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Economia | 26 agosto 2023, 07:00

Studi sulla cannabis terapeutica… Come dovrebbe essere impiegata?

L'olio derivato dalla cannabis si è affermato come l’opzione prediletta in ambito medico per sfruttare i benefici terapeutici della pianta stessa

Studi sulla cannabis terapeutica… Come dovrebbe essere impiegata?

L'olio derivato dalla cannabis si è affermato come l’opzione prediletta in ambito medico per sfruttare i benefici terapeutici della pianta stessa. In questa breve guida vediamo quali sono i metodi d'utilizzo dell'olio di cannabis, ma soprattutto, scopriremo quali sono alcune delle ricerche scientifiche più rilevanti degli ultimi anni, che dimostrano quanto il CBD sia importante anche per gestire alcune patologie. 

CBD, la ricerca scientifica

Dal lontano 1970, quando emersero per la prima volta i cannabinoidi e il loro potenziale terapeutico, si sono susseguiti migliaia di esplorazioni scientifiche dedicate alla cannabis. A livello globale, gli sforzi volti a spogliare la cannabis e i suoi composti dei loro segreti terapeutici hanno conosciuto un'escalation.

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Tuttavia, malgrado le miriadi di analisi condotte per avvalorare le virtù terapeutiche della cannabis, l'adozione della terapia a base di questa pianta rimane ancorata a un dibattito dalle proporzioni mondiali. Tale contesto prende forma in quanto, benché la ricerca scientifica concernente la cannabis segua un percorso di sviluppo molto soddisfacente, restano ancora troppo forti le voci politiche che si oppongono all’utilizzo del CBD nei protocolli di cura.

La Cannabis e la scienza

CBD e Malattie Croniche

Studiosi hanno eseguito un'analisi retrospettiva su 157 pazienti australiani ai quali è stata prescritta cannabis terapeutica per contrastare diverse patologie, svelando così l'efficacia e la sicurezza della cannabis come terapia. Il risultato è stato sorprendente: un panorama di cambiamenti significativi è emerso in termini di alleviamento del dolore, miglioramento delle problematiche intestinali, stanchezza, facilitazione del sonno, modulazione dell'umore, incremento della qualità della vita, regolazione dei problemi respiratori e stimolazione dell'appetito.

CBD ed epilessia

Emergono anche ulteriori prove dell'influenza positiva del cannabidiolo (CBD) nel trattamento delle epilessie, con validità anche a lungo termine. Nuovi dati giungono dal Cannabidiol Expanded Access Program (EAP), inaugurato nel 2014, che ha esaminato l'impiego del CBD, tramite Epidiolex, su centinaia di pazienti. I ricercatori dell'istituto PANDA Neurology di Atlanta stabiliscono con chiarezza che: "Alla conclusione dell'analisi aggregata su 892 pazienti trattati fino a gennaio 2019 (con esposizione mediana di 694 giorni), il trattamento a base di CBD ha dimostrato una riduzione dal 46% al 66% nella frequenza mediana mensile complessiva delle crisi”.

CBD e qualità di vita dei pazienti

Un nuovo studio conferma quanto già noto: la cannabis svolge un ruolo da protagonista non solo nell'ambito delle patologie e dei loro sintomi, bensì contribuisce, in generale, a elevare la qualità della vita, toccando diversi aspetti legati alla salute del paziente neofita. L'ultima indagine a confermare questa prospettiva è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica "Expert Review of Clinical Pharmacology" ed è frutto della collaborazione tra ricercatori di due diverse sezioni dell'Imperial College di Londra.

Come usare l’olio di cannabis

L'assunzione di un olio di cannabis di qualità come quello di Justbob avviene mediante gocce, con la dose singola determinata in base alla prescrizione medica. La via preferita di somministrazione è quella sublinguale, permettendo così ai cannabinoidi di entrare direttamente nel circolo sanguigno, bypassando il metabolismo epatico iniziale.

I dosaggi, come consueto nei trattamenti con la Cannabis Medica, sono profondamente individuali e soggettivi. Rileva una procedura di "titolazione personalizzata", che si modula in base alle necessità del singolo paziente. Il dettame imperante è sempre "partire dal basso, procedere con cautela". Per un controllo terapeutico accurato, si raccomanda di cominciare con dosi modeste di cannabinoidi, preferibilmente in serata, e di incrementare gradualmente ogni 4-5 giorni. Un'attenzione particolare è doverosa nel caso di estratti contenenti esclusivamente THC, date le loro proprietà psicoattive; pertanto, è sempre consigliato seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante.

L’olio di cannabis e la sua versatilità

L'olio di cannabis offre una flessibilità superiore rispetto ad altre formulazioni come la vaporizzazione o le capsule. La sua assunzione è possibile sia oralmente, sia aggiungendolo a cibi o bevande, oppure, in alcune situazioni, applicandolo direttamente sulla pelle. Questa versatilità consente ai pazienti di optare per la modalità di somministrazione che meglio si adatta alle loro esigenze e preferenze.

L'olio di cannabis consente un controllo più preciso delle dosi, rispetto alle capsule. I pazienti sono in grado di regolare la quantità di olio assunta per raggiungere gli effetti desiderati, adattando la terapia alle risposte individuali. Questo aspetto permette di personalizzare il trattamento in base alle specifiche necessità del paziente, migliorando l'efficacia e riducendo il rischio di effetti indesiderati.

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