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Gallarate | 18 agosto 2023, 18:35

Commozione e incredulità per la scomparsa di Michele Valente, gigante buono

Il 33enne è spirato per le ferite riportate nell’impatto con un’auto, a Gallarate, nella rotatoria tra le vie Schuster e dei Cappuccini. Il cordoglio in decine di messaggi, sui social. Il sindaco di Cardano, comune in cui il centauro abitava: «Notizia straziante»

Michele Valente, in un selfie pubblicato sul suo profilo facebook

Michele Valente, in un selfie pubblicato sul suo profilo facebook

Ha suscitato un’ondata di commozione la scomparsa di Michele Valente, il 33enne che ha perso la vita in seguito all’incidente in cui è rimasto coinvolto nel tardo pomeriggio di ieri, mentre era in sella al suo scooter (VEDI QUI). Colpito da un’auto a Gallarate, nella rotatoria fra le vie Schuster e dei Cappuccini, è spirato nelle ore successive, all’ospedale di Varese, per le gravi ferite riportate.

Originario di Fagnano Olona, residente a Cardano al Campo, il giovane era conosciuto anche a Gallarate, dove ha sede la società per la quale lavorava. I social accolgono il cordoglio di quanti scoprono il tragico epilogo, persone che, magari, sono transitate sul luogo dell’incidente e hanno gettato uno sguardo, si sono chieste che cosa fosse successo. I loro messaggi, come spesso accade in questi casi, si mischiano a quelli di amici e conoscenti. C’è chi ricorda la passione di Michele Valente per i motori e chi rievoca progetti anche recentissimi, prospettive di svago e di leggerezza spazzate via da uno schianto, sguardi rivolti a un futuro normale, a portata di mano ma ormai irraggiungibile. “Fratello”, "amico", “gigante buono” sono definizioni ricorrenti per salutare il centauro. Gli appelli alla prudenza sulle strade (la ricostruzione dell’accaduto è affidata alla Polizia Locale di Gallarate) si intrecciano all’incredulità e al dolore.

Così Maurizio Colombo, sindaco di Cardano, comune nel quale Michele Valente abitava: «Ho un figlio coetaneo del ragazzo scomparso. Si conoscevano, anche se non si vedevano da parecchio. Sono rimasto molto colpito. Lo dico da padre: notizie come questa sono strazianti».

Stefano Tosi

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