Territorio - 18 agosto 2023, 12:25

La telefonata del Papa alla mamma e il saluto di Marnate con monsignor Raimondi. «Ciao Luca, tu dici ai giovani di tutt'Italia e del mondo: non temete, sono con Gesù»

Tutta Marnate si è fermata e ha voluto accompagnare il ventiquattrenne fino al luogo della sepoltura. I ragazzi hanno intonato la canzone della Giornata di Lisbona. Monsignor Raimondi: «La comunità deve andare fiera di lui. Luca era un giovane che ci credeva, è un giovane che ci crede»

È tutto il mondo che prega per Luca Re Sartù ed è a tutti i giovani del mondo - quelli che hanno vissuto e cercato la luce a Lisbona con il Papa - che parla Luca. Il messaggio vibrante di monsignor Luca Raimondi ai funerali del ventiquattrenne morto dopo il ritorno dal Portogallo riempie la chiesa di Sant'Ilario a Marnate, esce grazie agli altoparlanti che raggiungono le persone radunate in piazze, resta impresso e verrà trasmesso a tanti, tantissimi ragazzi. LEGGI QUI

E c'è invece un messaggio speciale da custodire nel cuore: quello di Papa Francesco. Il pontefice ha telefonato alla mamma di Luca e ha portato il suo conforto.

Marnate si è fermata, ha voluto accompagnare il feretro fino al cimitero. Ha voluto offrire il suo affetto al giovane e alla famiglia, ha mostrato le lacrime ma anche la riconoscenza a quel ragazzo che si prodigava per gli altri, a partire dai più piccoli. Quel ragazzo che monsignor Raimondi si ricordava bene con il fratello prima della Giornata mondiale, attento a meditare e assorbire ciò che poteva alimentare la sua fede.

I fili che avvolgono amorevolmente al Portogallo - dove monsignor Américo Aguiar assicura il ricordo quotidiano, come monsignor Mario Delpini ha tenuto a manifestare la vicinanza e così molte altre figure, religiose e laiche - sono molteplici.  All'inizio del rito, i ragazzi hanno intonato la canzone della Giornata della gioventù. 

Poi le letture. Il Vangelo sulla Trasfigurazione, scelta dal fratello Davide e dagli amici: «La pagina che abbiamo ascoltato - ha detto monsignor Luca Raimondi - è quella che abbiamo sentito nel commento del Papa proprio domenica 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore. Voglio semplicemente riproporvi quello che ha detto il Papa e forse ci direbbe ancora oggi. Non cancella il dolore straziante per la giovane vita strappata. Siamo qui a pregare perché ci sentiamo poveri e abbiamo umiltà e coraggio per riconoscere la nostra povertà. Ascoltiamo la Parola del Vangelo che ci dà una speranza. Siamo cristiani perché Cristo è risorto. La Trasfigurazione è l'anticipo della gioia della vita eterna e Luca era un giovane che ci credeva, è un giovane che ci crede».

Ancora: «Lui ha ascoltato questo Vangelo e fa parte ora dei patroni che ci accompagnano». Tre immagini che ci affida la Parola. Brillare: «Perché Luca ha avuto una vita intensa. Ha scelto assieme un milione e 800mila persone di passare agosto ricevendo Cristo con il Papa, i suoi amici. Ha fatto la sua scelta».

Il secondo termine, ascoltare: «In quei giorni si è messo in ascolto, come ha fatto in tutta la sua giovane vita. Si è messo in ascolto di Dio e degli altri. La comunità di Marnate dev'essere molto fiera... Dobbiamo investire su questi giovani».

Infine, la paura da accantonare: «Oggi tu dici alla comunità, ai giovani di tutt'Italia, del Portogallo e a tutti i giovani del mondo che avranno notizia di questa sua partenza per il cielo....  non temete, sono con Gesù»

 

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Marilena Lualdi