Luca Brignone, cuneese venticinquenne di Madonna delle Grazie, è morto a Tenerife travolto da un'onda anomala in una caletta della costa di Las Gigantes, nel comune di Santiago del Teide, mentre era in vacanza insieme ad Alessia, la sua ragazza, che è riuscita a rimanere a galla mentre Luca è stato travolto e trasportato in mare.
Il corpo di Luca è stato ritrovato soltanto ieri, martedì 15 agosto, il giorno dopo la tragedia. Secondo il racconto della fidanzata al quotidiano "La Stampa" «i soccorsi sono arrivati in ritardo, Luca poteva salvarsi».
«Quando è arrivata quell'onda enorme, mi sono girata e non trovavo più Luca - ha detto ancora sia alla Rai regionale che al quotidiano la fidanzata - Ho iniziato a urlare il suo nome, non lo vedevo: era stato trascinato verso l'oceano. Era in mezzo a due onde, in una specie di risucchio. Andava su e giù, scendeva e saliva. Sarei andata da lui, ma mi hanno sempre trattenuto a riva. Nessuno faceva niente per lui».
«Era animatore in parrocchia, un ragazzo splendido» lo ha ricordato don Paolino Revello, il parroco di Madonna delle Grazie, la frazione dove Luca viveva con la famiglia, al quotidiano del nostro gruppo editoriale Targatocn.it.
«Educato, a modo, un giovane di paese, ben inserito, con un bel gruppo di amici. Una bella famiglia quella di Luca, molto unita», aggiunge il parroco.
Nonostante fosse un nuotatore esperto, stando a quanto dicono alcuni suoi conoscenti, purtroppo non ce l'ha fatta. Il corpo di Luca è stato cercato a lungo dal nucleo sommozzatori della Guardia Civil dell'isola delle Canarie; ricerche vane, purtroppo, perché il ragazzo è stato restituito dal mare solo ieri, verso le 12, a poca distanza da dove era stato inghiottito il giorno prima.
La famiglia del 25enne ha raggiunto Tenerife, dove verranno espletate le pratiche per il rientro della salma e poter quindi, celebrare il funerale.