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Territorio | 09 agosto 2023, 18:25

ESTATE IN COMUNE/14 - La Cazzago Brabbia del sindaco Magni, l’ex vicino di casa del ministro Giorgetti: «Riesce sempre a dedicarmi cinque minuti»

Tappa nel piccolo Comune sulle sponde del lago di Varese per una chiacchierata con il primo cittadino, che si dice «in ottimi rapporti» con l’attuale ministro dell’Economia, che qua ha mosso i suoi primi passi in politica. Altri temi caldi il prossimo Lake Museum («Un complesso culturale molto importante») e le difficoltà legate alle piccole dimensioni del paese («Abbiamo più volte rischiato di perdere ufficio postale e scuole»)

Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia

Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia

Estate In Comune fa visita oggi a Emilio Magni, primo cittadino di Cazzago Brabbia, piccolo paesino incastonato sulle sponde del lago di Varese, risorsa fondamentale per attrarre i turisti, che però «buona parte dei cazzaghesi non voleva e non vuole ancora».

Comune patria del ministro Giancarlo Giorgetti: il sindaco ricorda quando era suo vicino di casa, e ora confessa di non rinunciare mai a chiedergli consigli. Due chiacchiere poi sull’ambizioso progetto culturale del Lake Museum, su Malpensa e sulle prossime elezioni.

Come sono andati questi primi mesi dell’anno per lei come sindaco e per Cazzago Brabbia?

Abbiamo lavorato molto, anche perché abbiamo una serie di progetti a livello di lavori pubblici nel settore dell’urbanistica che sono stati finanziati e che vogliamo finire nonostante gli intoppi burocratici che chiedono sempre di compilare nuovi moduli. Le difficoltà riguardano i settori assistenziali rivolti ad anziani e giovani, a cui dobbiamo far fronte.

Come si passa l’estate a Cazzago Brabbia?

Si sono già tenute le Musiche In Villa, gli spettacoli dei burattini, le letture a cura di Betty Colombo, la Festa del Pesce, concediamo a due ristoranti di fare delle serate di festa in strada. E poi c’è lago ovviamente.

Pensa che il Covid abbia cambiato il modo di vivere dei cazzaghesi?

Direi di no. Il primo anno di pandemia poi noi siamo stati uno dei Comuni con 0 casi di Covid. Abbiamo avuto dei malati solo nella seconda ondata. Siamo già isolati di fatto come paese.

Lei è sindaco dal 2014: com’è cambiata Cazzago Brabbia da quel momento?

Il maggior cambiamento è stato nel flusso dei turisti, che buona parte dei cazzaghesi non voleva e non vuole ancora. Invece non è cambiato nel senso che non ho visto nemmeno una casa nuova nel corso degli anni: Cazzago ora ha circa 800 abitanti, cinquant’anni fa ne aveva 750, non è un caso, c’è una certa tendenza a non fare arrivare gente da fuori, è nel DNA di questo paese. Per questo motivo abbiamo più volte rischiato di perdere ufficio postale, scuola elementare, asilo, medico.

Come sta andando quest’estate dal punto di vista dell’affluenza dei turisti del lago di Varese e di Cazzago Brabbia?

Bene, il sabato e la domenica c’è sempre tanta gente che va al lago, è la nostra attrazione principale, ma ci sono anche le ghiacciaie, che tutti vogliono vedere. Stiamo migliorando il complesso di insediamenti vicino al lago, anche grazie a un finanziamento regionale, che abbiamo chiamato Lake Museum, perché sembra che bisogna dare i nomi in inglese per ottenere i fondi. È un progetto che comprende le ghiacciaie, un percorso pedonale fino al lavatoio che stiamo ristrutturando, la casa del pescatore, il barcone e con un sentiero in riva al lago si arriva in fondo dove ci sono le palafitte. Sarà un complesso culturale molto importante.

Capitolo balneabilità: cosa ne pensa di questo traguardo storico raggiunto lo scorso anno e come Cazzago Brabbia sta affrontando la questione alghe?

Penso che “storico” sia una parola grossa per definire questo traguardo. Le boe di sorveglianza rilevano giornalmente i dati sulle acque e la balneabilità dura fino a quando questa sorveglianza sarà assicurata. Era avvenuto anche per Cazzago l’anno scorso, avevo chiesto di decretare la balneabilità, ma poi non ce la siamo sentita per una questione di attrezzature e per il problema dei parcheggi. Quest’anno io ero pronto, poi è successa questa cosa delle alghe. Se miracolosamente non ci saranno più vedremo. In ogni caso la possibilità che il lago sia balneabile è una cosa positiva.

Dal punto di vista del commercio di vicinato come va il paese?

Qui i negozi sono piccoli, reggono a stento e lo fanno per la loro qualità. Abbiamo una macelleria per cui vengono persone anche da fuori, abbiamo una farmacia, un’edicola, ma di negozi tipici di produzione e di artigianato non ce ne sono. Hanno ripreso un po’ a lavorare le trattorie e i ristoranti, non ultimo quello che ha vinto la Sagra del Pesce per il carpione migliore. A me piacerebbe avere dei bed & breakfast, perché a Cazzago non c’è questo tipo di offerta.

Cazzago Brabbia è capofila del Cor2, il Coordinamento dei Comuni di seconda fascia aeroportuale di Malpensa. Ci vuole spiegare perché la questione le sta a cuore, pur non essendo un Comune adiacente all’aeroporto?

Il Cor2 è un’associazione di dodici Comuni interessati dai voli di Malpensa, che costantemente li sorvolano. Il problema del rumore lo conosco bene, essendo di Gallarate ed io ho accettato di fare il capofila sperando che si riveda un po’ la struttura. Noi, insieme ad altri sindaci di Comuni del Milanese, siamo sempre tagliati fuori quando ci sono da prendere le decisioni su Malpensa, visto che vengono coinvolti solo i Comuni di prossimità dell’aeroporto. La ricaduta c’è, come rumore e come inquinamento.

In che rapporti siete con il ministro Giorgetti, che porta alto il nome del paese a livello nazionale?

Ottimi. Ci conosciamo personalmente e conoscevo anche suo padre, visto che hanno abitato per parecchio tempo vicino a casa di mia mamma. Il ministro disdegna di fare cose per il suo paese per non essere accusato di favoritismi, ma io gli chiedo sempre dei consigli. Andiamo d’accordo, quando ci incrociamo riesce sempre a dedicarmi cinque minuti. È una persona molto intelligente, è stato un ottimo sindaco e so che anche da lontano segue sempre il nostro Comune.

Cosa c’è in serbo per Cazzago Brabbia dopo l’estate?

Ci sono dei lavori pubblici in serbo e altri da finire, in primis il Lake Museum: stiamo ora ristrutturando lo storico lavatoio, che inaugureremo l’anno prossimo per il centenario della sua costruzione. Abbiamo già pavimentato in porfido una stradina davanti ai due bar, qualcuno la chiama già “piazzetta” e vogliamo estendere questa parte. Forse verrà rifinanziato anche un progetto dei borghi storici grazie a dei fondi regionali.

L’anno prossimo ci sono le elezioni: ha intenzione di candidarsi per un terzo mandato?

Mai dire mai, ma non credo proprio. Ho 77 anni e voglio dedicare i prossimi alla mia vita personale. L’augurio è comunque che il prossimo sindaco venga dalla nostra lista civica e dia continuità alla nostra amministrazione.

Dove va in vacanza il sindaco Magni?

Andrò nella casa al mare a Varigotti, un gran bel posto.

Lorenzo D'Angelo

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