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Busto Arsizio | 05 agosto 2023, 12:43

Fratelli d’Italia: «Mai prodotti derivanti da insetti nelle mense scolastiche di Busto»

Mozione presentata dal gruppo consiliare: «Una presa di posizione a favore dei prodotti a chilometro zero e a salvaguardia delle nostre tradizioni locali nonché della nostra identità sociale e culturale, oltre che a tutela della salute»

Fratelli d’Italia: «Mai prodotti derivanti da insetti nelle mense scolastiche di Busto»

Dopo la gestazione per altri (leggi qui) – il cosiddetto utero in affitto, di cui si è parlato nei giorni scorsi in commissione Servizi sociali – il gruppo consiliare bustocco di Fratelli d’Italia porta nel dibattito politico cittadino un altro tema destinato a far discutere.
È stata infatti protocollata una mozione relativa al «divieto di uso e consumo di farine o altri prodotti derivanti da insetti nelle mense scolastiche e degli asili nido e negli edifici comunali».

Un’iniziativa avviata con «un’ottica preventiva – precisa il capogruppo Luca Folegani – per evitare che, vista la linea che ha preso l’Unione Europea in materia di questi nuovi cibi, un domani ci ritroviamo nelle mense scolastiche, o comunque pubbliche, questi alimenti».
Un’eventualità a cui Fratelli d’Italia è fortemente contraria. Le motivazioni addotte da Folegani riguardano il timore di «effetti collaterali» e questioni culturali: «La farina di grilli non potrà mai essere paragonata a un prodotto figlio della nostra identità», dice.

Nella mozione presentata da Folegani con i colleghi Claudica Cozzi, Paolo Geminiani e Massimo Rogora, vengono elencati i prodotti alimentari derivanti da insetti che l’Europa permette di vendere e consumare liberamente, da quelli fatti con polvere di grillo domestico o con la larva del verme giallo alla locusta migratoria.
«Questi insetti – si legge nel testo – sono inseriti all’interno di una categoria denominata “novel food”, cioè nuovi alimenti o ingredienti alimentari, a scapito della difesa dei prodotti delle nostre filiere agroalimentari e anche delle tradizioni dei territori europei».

I consiglieri di maggioranza fanno riferimento a un’indagine di Coldiretti secondo cui «la maggior parte degli italiani è contraria al consumo di alimenti prodotti con insetti e alla loro introduzione in commercio» e, sempre nel testo della mozione, inseriscono «alcuni possibili effetti indesiderati» legati alla polvere di grillo, parlando di reazioni allergiche, intolleranze, problemi gastrointestinali.

«Se da un lato è vero che sta ai consumatori decidere cosa mangiare e cosa no – si legge – dall’altro la somministrazione nella ristorazione collettiva ed in particolare nelle mense scolastiche e negli asili nido, nonché in qualsiasi mensa pubblica, dovrebbe continuare ad essere esclusa. Questa non è tanto una posizione ideologica o di avversione all’ecosostenibilità o a un fantomatico progresso, ma è principalmente una presa di posizione a favore dei prodotti a chilometro zero e a salvaguardia delle nostre tradizioni locali nonché – se è vero che l’uomo è ciò che mangia – della nostra identità sociale e culturale, oltre che tutela della salute».

Da ciò, l’impegno richiesto all’amministrazione di «continuare a escludere l’uso e il consumo di prodotti contenenti farine o altri prodotti derivanti da insetti nelle mense scolastiche e degli asili nido e negli edifici comunali, anche nel momento in cui le linee guida nazionali dovessero cambiare».

R.C.

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