Politica - 05 agosto 2023, 16:39

Centro federale del ghiaccio, le voci dalla Regione: «Varese ha una vocazione sportiva»

La città e il territorio “tifano” perché uno dei due progetti sul tavolo venga premiato dal governo. E la politica non fa eccezione: al “sostegno” dei parlamentari varesini si aggiunge quello dei consiglieri regionali. Da Astuti (Pd) a Licata (Italia Viva) a Monti (Lega): tutti concordi nel ritenere Varese più adatta, per vocazione, a ospitare questa realtà rispetto a Como, altra città in campo per un progetto a cui l’esecutivo destinerà 25 milioni tramite il Pnrr

Varese vuole diventare la sede del Centro federale del ghiaccio. La città e il territorio “tifano” perché uno dei due progetti sul tavolo venga premiato dal governo. E la politica non fa eccezione: al “sostegno” dei parlamentari varesini (leggi qui) si aggiunge quello dei consiglieri regionali. Dal Pd a Italia Viva alla Lega: tutti concordi nel ritenere Varese più adatta, per vocazione, a ospitare questa realtà rispetto a Como, altra città in campo per un progetto a cui l’esecutivo destinerà 25 milioni tramite il Pnrr.

Astuti (Pd): «Abbiamo carte importanti da giocarci»

«Una bella mobilitazione che dà il senso di una provincia che ci crede veramente». Il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti plaude alla macchina che si è messa in moto per portare a Varese il Centro federale. A sua volta ritiene che questa «sia una grande opportunità per il nostro territorio e per continuare a coltivare il percorso su questa vocazione. La decisione finale non spetta al territorio, che però sta dando davvero un bel segnale di partecipazione. Ci siamo sentiti più volte con amministratori e altri rappresentanti istituzionale per creare una vera sinergia».

Per quanto riguarda la “partita” con Como, Astuti, a differenza del senatore dem Alessandro Alfieri, non getta benzina sul fuoco a proposito del possibile derby tra la Lega varesina e quella comasca. «Ognuno in maniera legittima porta avanti le proprie istanze – dice –. Mi sembra che noi abbiamo delle carte importanti da giocarci e una buona solidità sui nostri progetti».

In particolare, per il consigliere regionale «l’idea di portare il centro in zona Fontanelle mi sembra percorribile, corretta e di buonsenso, perché potrebbe permettere di rilanciare un comparto importante, localizzato in una posizione strategica, ben collegata con le province di Varese e di Milano ma anche di Como». Tra questo progetto della Provincia e quello del Comune che punta sull’area vicino all’Acinque Ice Arena, Astuti predilige il primo. «Ma – precisa subito – l’importante è portare il progetto a Varese».

Licata (Italia Viva): «Sfida importanti, evitiamo scontri mediatici»

Sempre dal fronte della minoranza di Palazzo Lombardia, Giuseppe Licata di Italia Viva parla di «una sfida importante per la politica varesina, da giocare lavorando sui tavoli regionali e nazionali, evitando le contrapposizioni e gli scontri mediatici».

«È un investimento che ha a che vedere non soltanto con lo sport – aggiunge – ma anche con lo sviluppo economico del nostro territorio. Auspichiamo che ricada nella città di Varese, che è il luogo naturale in cui può nascere questa struttura. L’auspicio è che prevalgano delle logiche legata alla valorizzazione della vocazione territoriale e non di spartizione politica».

Naturale, per Licata, la “concorrenza” con altre realtà: «Ormai viviamo in un’epoca di competizione territoriale. In queste occasioni la politica deve riuscire a valorizzare al massimo le proprie peculiarità. E sui temi dello sport e del ghiaccio, Varese merita questa struttura, mentre Como ha altre caratteristiche più legate al turismo».

Monti: «Bene la spinta del territorio»

Da appassionato di hockey di lunga data, il leghista Emanuele Monti sottolinea che «il Centro federale darebbe un ulteriore impulso a uno sport storico e importante per Varese, perché i mastini non vanno di moda oggi perché hanno vinto il campionato, ma sono una realtà storica del nostro territorio.
E poi darebbe impulso anche al settore giovanile. Nel periodo della campagna elettorale, noi sul tema del palaghiaccio abbiamo criticato Galimberti per la mancanza di una programmazione a due piste. Questo ha portato a sospendere per due anni le attività sul palaghiaccio di Varese, con ripercussioni soprattutto sull’attività giovanile. Avere due piste non sarebbe un “di più”, ma un elemento ancora più valorizzante.Bene che tutto il territorio stia spingendo in questa direzione».

Su Como: «Come dice il ministro Giorgetti, ogni territorio giustamente cerca di far valere le proprie identità e realtà. Sicuramente Varese ha una vocazione turistico-sportiva molto più accentuata: se Como è più legata a un discorso di turismo di lusso, Varese lo è allo sport. Di ogni genere: dal ciclismo, al basket all’hockey. Abbiamo dimostrato negli anni di avere questo come elemento chiave».

Il presidente della Regione Attilio Fontana, a sua volta leghista e varesino, non ha voluto esprimersi pubblicamente sulla vicenda.
Anche Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio regionale nonché responsabile e capogruppo di Lombardia Ideale, la “civica” di Fontana, preferisce non commentare la questione poiché, ci ha spiegato, non la sta seguendo in prima persona.

Riccardo Canetta


SPECIALE POLITICA
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