Via libera in Provincia di Varese all’assestamento di bilancio. Ben 12 milioni di euro vengono destinati al progetto “Comuni attivi” per la realizzazione di «opere strategiche e aventi valenza provinciale».
«È stato fatto un grande lavoro che può dare una spinta al territorio nei prossimi mesi – ha osservato il presidente Marco Magrini – Ora tocca ai Comuni».
Nessun voto contrario alla variazione: dai banchi dell’opposizione si sono astenuti Marco Colombo di Fratelli d’Italia e i leghisti Sergio Ghiringhelli ed Evelin Calderara.
L’ascolto dei Comuni
Magrini, dopo l'illustrazione dell'assestamento da parte del consigliere delegato Mattia Premazzi, ha ricordato che a seguito di una prima variazione da circa 7 milioni – sui 23 milioni di avanzo di amministrazione – destinati a progetti già in itinere, c’è stato un incontro con i diversi Comuni.
78 le istanze presentate in un primo momento, dal valore di oltre 37 milioni. «È stata la prima criticità – ha affermato Magrini –. Gli uffici hanno fatto una valutazione e una selezione, arrivando ad ammettere una trentina di istanze. Circa 550.000 euro riguarderanno altri interventi per la sicurezza stradale».
La vicepresidente Valentina Verga ha evidenziato il lavoro svolto, con il «coinvolgimento di Comuni grandi, piccoli, Comunità montane. Un percorso lodevole, un’attività complessa che la Provincia ha portato avanti guardando oltre qualsiasi preconcetto». E cita l’esempio della “sua” Busto Arsizio, governata dalla giunta di centrodestra guidata dal sindaco Emanuele Antonelli, “sfidante” di Magrini alle elezioni provinciali e interessata da uno stanziamento di oltre 600mila euro dedicato alla mobilità leggera del liceo scientifico Tosi e dell’Ite Tosi.
Molti dei progetti elencati dal presidente riguardano proprio le piste ciclabili: da Cislago a Caronno Pertusella, da Besozzo a Saronno, da Gavirate a Luino.
Nel capoluogo si interverrà su via Selene, mentre altre opere riguardano la realizzazione di rotatorie (è il caso, ad esempio, Gorla Minore e Malnate).
Dopo l’approvazione dell’assestamento in Consiglio, arriverà la delibera di "giunta" con i progetti. Poi i Comuni dovranno sottoscrivere i protocolli, con l’impegno di arrivare al progetto esecutivo entro fine anno. Se non riusciranno a rispettare i tempi, i fondi verranno destinati alle realtà al momento escluse dalla graduatoria.
«Siamo riusciti a toccare vari Comuni – ha aggiunto Magrini –. È stato fatto un grande lavoro che può dare una spinta al territorio nei prossimi mesi. Non sono state fatte scelte politiche, ma strategiche e tecniche. Ora mi auguro che i Comuni riescano a mettere a terra tutti i progetti. Noi abbiamo fatto in fretta, adesso tocca a loro».
Le perplessità della minoranza
Qualche perplessità da parte della minoranza. «Questo stanziamento aiuta tanti Comuni – ha osservato Marco Colombo (Fratelli d’Italia) - ma dopo essere riuscita a uscire dal guado, con questi fondi la Provincia avrebbe potuto investire di più sul proprio patrimonio, vale a dire gli istituti superiori, rendendoli magari energeticamente autonomi».
Il leghista Sergio Ghiringhelli ha osservato che se è vero che «da anni la Provincia non investiva così sul territorio», c’era però la possibilità di «fare poche opere ma fondamentali». Perplessità anche sui tempi «troppo ristretti» a fronte delle forze degli uffici tecnici dei Comuni e sui «criteri troppo personalistici»: «Tutti quelli tecnici pesano come quello discrezionale».
L’assestamento è stato infine approvato con dieci voti favorevoli e l’astensione di Colomo, Ghiringhelli e Calderara.