Amici de L’informazioneOnline partiamo subito da una considerazione fondamentale: la sicurezza deve essere sempre la priorità in F1.
OK, siamo assolutamente d’accordo. Ma non è possibile che 2 volte ogni 3 anni dobbiamo assistere a uno spettacolo assurdo a Spa.
Le categorie motoristiche corrono a Spa anche perché spesso piove. Si corre a Spa perché è l’università del Motorsport anche perché le condizioni difficili fanno parte della natura stessa della pista e la rendono bellissima e unica per questo. Spa è famosa tra i tifosi della F1, persino tra i neofiti figli di “Drive to Survive”, anche per le condizioni meteo avverse che tipicamente avvolgono questa zona “iconica” dell’Europa. Quando su una gara sprint, la cui natura “ridotta” già fa discutere dalla sua introduzione, si perdono 3 giri (su 14) perché la direzione corsa decide di far partire le vetture in processione dietro alla safety car… tutta questa magia si perde. Lo spettacolo si perde. La natura del motorsport si perde.
Una volta appurato, dopo un giro, che si poteva correre e che, con una ragionevole certezza, sarebbe stato opportuno correre con le gomme intermedie, si sarebbe dovuto dare il via alla corsa.
Invece si è aspettato. Troppo. Tenendo le vetture inutilmente dietro la safety car. Con quale risultato? Con il risultato che si sono rischiati almeno 3 incidenti ai box causa un safe release, con conseguenze per meccanici e personale. Il tutto era ampiamente prevedibile, dato che tutti i piloti volevano entrare ai box per montare le gomme intermedie il prima possibile. Tutti insieme. Si fosse partiti dopo un giro di safety car con le gomme wet, i piloti non sarebbero entrati tutti nello stesso giro.
Abbiamo detto della partenza in processione sotto safety car e della moltitudine di pit-stop nei primi 2 giri, ma una volta ripartiti alla quarta tornata Alonso finisce nella sabbia scatenando una safety car. Lo spagnolo non ha mai gradito l’università dell’automobilismo ma l’errore in questa sprint race è davvero da principiante. Gomma sul cordolo bagnato a Puhon non è mai una grande idea. Dopo la safety car è Oscar Piastri a trovarsi in testa, con Max Verstappen subito dietro, nella sua scia, che si riprende la testa della corsa dopo poche curve.
Dietro, nel frattempo è una lotta incredibile. Hamilton contro Perez, contro Sainz contro Leclerc contro Norris. Duello multiplo e spettacolare ed è il messicano ad avere la peggio: sorpassato da tutti anche perché la sua auto è danneggiata a causa di un contatto con Hamilton. Ritiro inevitabile per Perez e sanzione di 5 secondi inevitabile per Sir Lewis Hamilton.
Ferrari, dopo una buona qualifica nella sprint shoutout, resta onestamente delusa dal risultato. Quarta e quinta posizione per Sainz e Leclerc, ampiamente penalizzati dalla fase pit-stop. Fermandosi insieme agli altri piloti, ma trovandosi con il box all’inizio della pit-lane, i due piloti della rossa si sono trovati costretti a lasciare scorrere tutte le altre vetture che entravano ai box prima di lasciare la propria piazzola di sosta. Al contrario della Alpine (e di Pierre Gasly) che ripartono dai box in mezzo al traffico, rischiando la collisione.
Vince quindi ancora Max Verstappen, inarrestabile. Dietro di lui l’australiano Oscar Piastri, al primo podio in carriera. Terzo Pierre Gasly con la Alpine.
Domani è il turno della gara “vera”. E speriamo sia davvero una gara VERA, e non una processione dietro safety car come già visto nel 2021.
Di seguito i risultati della sprint race:
Pos | No | Driver | Car |
1 | 81 | Verstappen | Red Bull Racing |
2 | 1 | Piastri | McLaren |
3 | 10 | Gasly | Alpine |
4 | 55 | Sainz | Ferrari |
5 | 16 | Leclerc | Ferrari |
6 | 4 | Norris | McLaren |
7 | 44 | Hamilton | Mercedes |
8 | 63 | Russell | Mercedes |
9 | 31 | Ocon | Alpine |
10 | 3 | Ricciardo | AlphaTauri |
11 | 18 | Stroll | Aston Martin |
12 | 23 | Albon | Williams |
13 | 77 | Bottas | Alfa Romeo |
14 | 20 | Magnussen | Haas F1 Team |
15 | 24 | Zhou | Alfa Romeo |
16 | 2 | Sargeant | Williams |
17 | 27 | Hulkenberg | Haas F1 Team |
18 | 22 | Tsunoda | AlphaTauri |
19 | 11 | Perez | Red Bull Racing |
20 | 14 | Alonso | Aston Martin |