Economia - 28 luglio 2023, 18:01

VIDEO. Vector, un premio perché spedire nel mondo significa anche migliorarlo: «Da noi le persone sono libere di essere se stesse»

Camilla Buttà, che ha ricevuto il riconoscimento di Sdg Pioneer Italy 2023, spiega come nel seminare cambiamento la società benefit di Castellanza sia stata spesso in anticipo sui tempi. Dai diritti garantiti anche ai genitori non biologici agli spazi confortevoli che i collaboratori possono usare anche per eventi privati: «Le aziende sono agenti di cambiamento e hanno una responsabilità sociale enorme»

Camilla Buttà e il suo premio

«Da noi le persone sono libere di essere se stesse e di esprimere il loro potenziale». Valori, talenti, inclusione, formazione sono parole che si trasformano in luci negli occhi di Camilla Buttà, fresca del riconoscimento di Sdg Pioneer Italy 2023 assegnato dal Global Compact delle Nazioni Unite ma con alle spalle un incessante lavoro sul fronte della sostenibilità, sociale e ambientale oltre che economica.  Luci che tracciano il percorso deciso affrontato in questi anni da Vector Spa a Castellanza. Ancora, esprimono un’attenzione che ha radici nella famiglia e che per la Sustainability, D&I and Communication manager si traduce in una convinzione: «Le aziende sono agenti di cambiamento e hanno una responsabilità sociale enorme. Possono  portare dei cambiamenti, cioè fare anche pressione sul sistema: devono farsi carico».  

Le radici del cambiamento

Così in quest’azienda di spedizioni internazionali con 138 persone al lavoro a Castellanza gli spazi sono stati concepiti per dare massimo comfort ai collaboratori che possono organizzarvi anche feste di compleanno fuori orario, i talenti di ciascuno anche extralavorativi vengono messi in rete per tutti e i genitori non biologici hanno i medesimi diritti. Piccoli e grandi segnali, spesso in anticipo del mondo.

Gli investimenti per svolgere al meglio e tecnologicamente all'avanguardia le spedizioni sono ingenti, ma si ritiene ugualmente fondamentale puntare risorse sul benessere di chi lavora qui.

Il cambiamento è un campo insomma che si semina prima di tutto in se stessi, nell’impresa e quindi fuori. La chiave di volta è però la formazione. Ecco perché un premio come quello ottenuto da Camilla Buttà evoca in lei gratitudine e nuovi stimoli. Tra l’altro, la manager - con l’altro premiato, Davide Tassi - rappresenterà l’Italia nella competizione globale per il titolo di “UN Global Compact SDG Pioneer 2023” il 19 settembre nel Leaders Summit di Un Global Compact a New York.

Ma quando si gettano i primi semi?

Vector Spa è una società di proprietà familiare - inizialmente c’erano 5 soci, oggi il 75% delle quote è della famiglia Buttà, il resto di un altro fondatore - e totalmente indipendente, specializzata nei Trasporti internazionali dal 1978.

Dieci anni fa l’ingresso della nuova generazione - Andrea è l’amministratore delegato, papà Roberto è presidente - e la società diventata benefit due anni fa. Prima di prendere le redini dell’azienda, la gavetta, ma prima ancora un percorso personale fiorito appunto dai valori familiari. «Abbiamo ereditato dai nostri genitori - osserva Camilla Buttà - i valori molto forti che sono altruismo e cura della natura. Abbiamo fatto gli scout e poi io ho studiato Scienze turistiche, specializzandomi in cooperazione internazionale e sviluppo». Lavorando nel turismo sostenibile, ha esplorato il mondo, Camilla, ma sempre con quest’ottica di apertura e ascolto verso gli altri.

In azienda, c’erano già moltissime donne che lavoravano: «Tuttavia, c’era questa enorme difficoltà nel conciliare la vita familiare con quella lavorativa. Dovevamo affrontarla insieme, ci voleva una presa di consapevolezza del proprio impatto e dovevamo chiarire che tipo d’azienda volevamo essere. È così iniziata una trasformazione culturale molto orientata. Fino al 2021 quando ci siamo detti che volevamo diventare società benefit, ma avevamo già le certificazioni».

Spazi, genitori e crescita

Benefit significa inserire nell’oggetto sociale obiettivi di beneficio comune per creare un impatto positivo sulla società e l'ambiente e lavorare in modo sostenibile. Prendersi cura della crescita del personale e valorizzare le diversità: è stata premiata due volte come miglior Pmi per le politiche inclusive Lgbt in Italia.

«Abbiamo iniziato a occuparci di inclusione in azienda – sottolinea - quando praticamente non ne parlava ancora nessuno e oggi abbiamo diversi tavoli interaziendali». Dal gruppo Diversity&Inclusion al Mums&Dads, tema importante in un’impresa che ha introdotto la flessibilità nel regolamento quasi dieci anni fa. E i diritti in azienda sono estesi a tutti i genitori, anche non biologici: «Dove la legge non arriva, secondo me le aziende hanno una responsabilità». Un cambiamento che è stato accolto via via, sempre operato sulla formazione. Anche il programma di coaching ha grande successo.  

La trasformazione è anche visibile, nella gestione degli spazi. Si è lavorato per crearne sempre più accoglienti e silenziosi attraverso due altri team ad adesione volontaria. Si sono creati uffici di circa 6 metri quadrati a persona, quando il limite minimo previsto dalle norme è di 2 metri quadrati. Ancora, una sala polivalente per corsi di yoga, ginnastica e altre attività, terrazza solarium e relax, una sala mensa con uno spazio per la biblioteca aziendale e molto altro ancora. Tutti gli spazi possono essere usati anche fuori dall’orario di lavoro e si possono organizzare qui anche compleanni o altri eventi privati.

Camilla Buttà ha realizzato tanti desideri per sé e per l’azienda. I sogni fioriscono sempre: «Mi piacerebbe scrivere libri per bambini – nel frattempo è diventata mamma, ndr – e insegnare all'università. Ma soprattutto essere un esempio a livello nazionale e internazionale… contaminare il tessuto nelle Pmi italiane».   

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Marilena Lualdi