Varese - 27 luglio 2023, 10:10

Centro federale, ecco i 10 motivi per cui se lo merita Varese. A meno che si vogliano cambiare storia e geografia del ghiaccio...

Qui c'è tutto, addirittura due proposte complementari: perché scegliere vie più tortuose come sarebbe anche quella di Rho-Fiera? Il centro federale di Coverciano è a Firenze dove ci sono tradizione e vocazione calcistica, non a Prato o Lucca, che hanno altre vocazioni. Se togli alla Città Giardino la predisposizione a essere culla del turismo sportivo, cosa le resta? È come se Varese volesse togliere a Como il primato del turismo non sportivo. Non ci penserebbe mai. Il parere dirimente della Federghiaccio, la decisione politica del governo e il potere di indirizzo della Regione

Il progetto del centro tecnico federale alle Fontanelle

Ecco i dieci motivi per cui il Centro Federale del ghiaccio deve essere assegnato a Varese.

1) Non si può spostare la geografia del ghiaccio in un luogo diverso da Varese: qui ci si sono tradizione, praticanti e storia, non li si può mandare dove esistono in tono molto minore. È una responsabilità che cambierebbe la storia degli sport del ghiaccio nel futuro, strozzando le radici del passato e la vocazione-domanda del presente: nessuno può assumersela.

2) Varese ha due proposte complementari e non concorrenziali: una alle Fontanelle, della Provincia, già presentata, di ampio respiro, con un'arena principale da 5.400 posti, palestra, foresteria, pista secondaria e pista da curling (vedi rendering in gallery e progetto in allegato), e una del Comune, nell’area vicino all’Acinque Ice Arena, con la possibilità di creare una vera e propria cittadella del ghiaccio con pista interrata all'ippodromo. Il Governo, su indicazione della Regione, potrà dunque addirittura scegliere.

3) Non si chiama egocentrismo od egoismo ma pragmatismo e buonsenso. Como ha bisogno di un palaghiaccio? Può ottenerlo, ma non chiedendo a Regione Lombardia di avere una cattedrale nel deserto come sarebbe sul suo territorio una struttura da 5.000 posti, bensì facendo come Varese con l’Acinque Ice Arena, ovvero riammodernando un palaghiaccio da 1.000 posti funzionale al bacino d'utenza attraverso il project financing con risorse che Palazzo Lombardia può mettere a disposizione tra gli stanziamenti già previsti per lo sport Comasco. Un'arena di quelle dimensioni sarebbe perfetta per le esigenze del capoluogo lariano. Al di là del fatto che il centro federale, per sua stessa definizione, è tutt'altra cosa: Coverciano non è certo lo stadio Artemio Franchi di Firenze, è fatto su misura per l'Italia e non per la Fiorentina. E comunque, con tutto il rispetto, è ospitato dove ci sono più sport, più praticanti, più fame e tradizione calcistica, non certo a Prato o Lucca che hanno tutta un'altra storia e altre declinazioni.

4) A decidere non è Regione Lombardia, che ha però una possibilità di indirizzo, ma il Governo che ha stanziato i 25 milioni tramite Pnrr. Quindi il Ministero dello Sport (Abodi) e gli altri ministri per vari motivi interessati alla partita, ovvero Salvini e Giorgetti. Che paiono allineati.

5) Nemmeno la Federghiaccio ha potere decisionale, ma il presidente Andrea Gios fornirà un parere tecnico sportivo di cui si dovrà tenere conto, perché arriva dalla massima espressione di competenza e di organizzazione. Ci si auspica che questo parere possa essere dirimente.

6) Esiste una terza ipotesi oltre a Como e Varese? Sì, fare il Centro Federale nella zona Rho-Fiera di Milano, dove per la verità un bacino d’utenza adeguato esisterebbe. Ma è tardiva, quasi un compromesso per deviare altrove la decisione. Manca il progetto. Manca il "sistema". Geograficamente l'ipotesi può starci ma, attaccato ad essa, per ora non c'è nulla. Sicuramente non la fame di ghiaccio e il sold out varesini. A Varese è tutto pronto: perché scegliere la via tortuosa e non quella retta?

7) L’unità a Varese è totale sia dal punto di vista istituzionale, associativo e imprenditoriale che da quello dell'opinione pubblica. C'è un collante che unisce trasversalmente un progetto alla vocazione di un territorio. Altrove, no.

8) Per non tirare per la giacchetta Attilio Fontana, dovrebbero essere i tecnici della Regione a valutare le proposte solo dal punto di vista tecnico e progettuale. E per evitare che si imponga chi alza la voce o urla di più. Basta andare in profondità nelle cose, senza restare in superficie.

9) Se togli a Varese la vocazione e la predisposizione a essere la culla del turismo sportivo, cosa le resta? È come se Varese volesse togliere a Como il primato del turismo non sportivo. Non ci penserebbe mai.

10) Proprio per il punto 9, questa opportunità consoliderebbe il ruolo della Città Giardino come capitale degli sport del ghiaccio nel nord ovest per i prossimi cinquant’anni, aprendo sviluppi e connotazioni economiche che stanno caratterizzando la nostra provincia sulle discipline cosiddette minori. Toglierle questa possibilità, vorrebbe dire dare una mazzata non indifferente all'economia locale.

Andrea Confalonieri


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