Resta delicata la situazione a Rodi, l’isola greca da giorni in preda a fiamme e temperature molto elevate.
Diverse le testimonianze di disagi, anche pensanti (leggi qui).
Fortunatamente c’è chi, pur dovendo fare i conti con il grave imprevisto, sta vivendo queste ore in maniera meno tormentata.
È il caso, ad esempio, di Melissa Derisi, insegnante di Lonate Pozzolo. Questa la sua testimonianza: «Siamo arrivati al 21 sera a Pefki, abbastanza a sud. C’era un forte odore di bruciato. Il giorno seguente alla mattina non c’era più fumo, ma è tornato nel giro di 4 ore per via del nuovo incendio vicino a Lardos. Noi eravamo in spiaggia e vedevamo questa enorme nube di fumo che si spostava ma sembrava risparmiare la nostra zona. Tornati dalla cena a Lindos abbiamo ricevuto l’allerta di sfollamento. Hanno evacuato anche la nostra zona».
La situazione è rimasta sotto controllo: «Esodo molto ordinato gestito da polizia e prociv greca. Noi per fortuna avevamo un’auto a noleggio e ci siamo spostati in autonomia con i bagagli a Rodi città, dove abbiamo trovato un appartamento dove alloggiare. Per noi la vacanza continua in un’altra zona dell’isola. Per chi è stato accolto in scuole e palestre credo che il disagio sia stato maggiore.
Anche ora durante il giorno acqua ed elettricità vanno e vengono. Credo le tolgano per un’ora per sostenere le operazioni dei vigili del fuoco».