Uno-due varesino tutt'altro che banale sulla candidatura della Città Giardino a centro federale degli sport del ghiaccio dopo le parole di fuoco del sindaco di Como, Alessandro Rapinese («Varese ingorda e inqualificabile. La sua candidatura è da irresponsabili, ai limiti del patologico: le esigenze sbandierate dai suoi cittadini sono un insulto al governatore Fontana...»: leggi QUI).
Se il ministro Giancarlo Giorgetti ai giornalisti presenti alla Festa della Lega a Sumirago parla di «proposta varesina coerente con la sua storia e con la sua vocazione sportiva legata al turismo, sostenuta dal sistema economico e da tutte le istituzioni del territorio, un qualcosa in più rispetto alla candidatura di altri. Varese ha tutte le credenziali e io tifo Varese come sempre perché qui sta il mio cuore. Ma deciderà la Federghiaccio», il sindaco Davide Galimberti ad Espansione Tv, l'emittente comasca che aveva rilanciato l'attacco di Rapinese contro Varese, chiarisce come «il centro federale degli sport del ghiaccio è una cosa, il palaghiaccio un’altra. E il centro federale, secondo noi, dovrebbe essere realizzato a Varese, dove abbiamo una rete unita di associazioni, sportivi, imprenditori e territorio che sostiene questa candidatura per ospitare la Coverciano del ghiaccio».
Così, Giorgetti sottolinea come ogni città abbia la sua vocazione («Invidio quelli di Como - ha detto a La Prealpina - il loro lago è diventato richiamo per tutto il mondo. Milano è la prima città turistica italiana per la moda. Varese cerca e deve trovare una sua specificità e questa potrebbe essere»), mentre Galimberti spera che «anche Como, intercettando altre risorse, possa farcela con investimenti calibrati sulle reali esigenze. Del resto non c’è un’unica linea di finanziamento per gli impianti sportivi. Noi non ci stiamo candidando per il bando di un nuovo palaghiaccio - la conclusione del sindaco - proprio in virtù del fatto che il palazzetto lo abbiamo, ma per il centro federale, le due cose sono ben distinte».