Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, insiste e, dopo l'intervista a "La Prealpina", anche a "Espansione Tv" e a "La Provincia di Como" attacca con parole durissime la scelta di Varese di candidarsi ad ospitare il centro federale degli sport del ghiaccio.
Questi i concetti espressi ai vari media dal primo cittadino di Como
«Ho un filo diretto con il presidente Fontana con il quale parlo e progetto soluzioni per gli impianti sportivi dal mio insediamento. L’atteggiamento di Varese è assolutamente inqualificabile e ingordo. Hanno un palazzetto del ghiaccio nuovo e oggi non considerano le esigenze dei comaschi. Vogliono addirittura tre piste quando Como ha il palazzetto di Casate che quando nevica ci fa preoccupare per la staticità del tetto».
«Ho piena fiducia nel presidente Fontana che ben capisce che le esigenze sbandierate dai suoi concittadini sono un insulto a chi come lui conosce minuziosamente il territorio lombardo».
«Varese con la nuova struttura appena inaugurata ha i prossimi 30 anni garantiti. Da noi invece il rischio è che a breve non si potrà più fare sport sul ghiaccio».
«Per Varese è un capriccio, non un’esigenza. La candidatura è da irresponsabili, ai limiti del patologico».
«Chi sta cercando di introitare denari pubblici (25 milioni veicolati dal Pnrr, ndr) per un progetto di cui non ha alcuna necessità e anzi può solo creargli problemi, dimostra di non avere senso della misura, di non avere rispetto per i territori. È ingordigia, bulimia».
«Varese ha già un nuovo impianto e vorrebbe realizzarne un altro. Mi domando: ma la società che ha costruito quello in via Albani che cosa ne pensa?».
«Varese ha già e vuole ancora di più. A scapito di altri».