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Territorio | 18 luglio 2023, 12:43

ESTATE IN COMUNE/6 - Dalle radici del territorio alle fronde delle multinazionali: «Un orgoglio avere a Daverio tante realtà importanti». Parla il sindaco Colombo

Associazioni, parrocchia, società sportive ma anche imprenditori di diverso spessore: è tutto questo il Comune incastonato nell’immediato entroterra del lago di Varese. Il primo cittadino racconta la quotidianità, estiva e non, del paese, le molte iniziative («Sarà un’estate incredibilmente foriera di eventi) e i prossimi step dell’amministrazione («Pannelli fotovoltaici, relamping e ciclopedonale»). E sulla Smartt Valley: «Sarà un’eccellenza dal punto di vista formativo»

Marco Colombo, sindaco di Daverio

Marco Colombo, sindaco di Daverio

Dimensione e numero di abitanti non devono ingannare: Daverio è un comune attivissimo, sia a livello di realtà locali sia dal punto di vista imprenditoriale. Lo ribadisce anche il suo sindaco Marco Colombo.

L’estate daveriese è e sarà vivace, da maggio si susseguono molte iniziative ed eventi, mentre nei progetti futuri dell’amministrazione spuntano, tra le altre cose, i pannelli fotovoltaici sulle scuole e la ciclopedonale della Val Bossa.

Come sono andati questi primi sei mesi dell’anno per lei come sindaco e per Daverio?
Sono stati abbastanza complessi dal punto di vista burocratico e amministrativo. Tutti abbiamo un po’ ritardato i bilanci in quanto le grandi spese del settore energetico hanno avuto incrementi notevolissimi e ci hanno messo un po’ in difficoltà per i bilanci previsionali fino a quello d’equilibrio di luglio. Alla fine siamo riusciti a elaborare il tutto tagliando il meno possibile, soprattutto evitando di aumentare qualsiasi tipo di tassa o tributo nei confronti dei contribuenti.

Lei è stato eletto nel 2021: com’è cambiata Daverio da quel momento?
L’approccio che abbiamo immediatamente messo in campo è quello della progettazione del rapporto con gli enti di riferimento, quindi abbiamo immediatamente colmato un gap a livello di organico nel Comune che ci permettesse di svolgere questo tipo di attività. Dopo aver ottimizzato tutte le risorse umane nella struttura ci siamo adoperati alla progettazione, perché avere dei progetti in tasca significa che quando esce un bando con tempistiche ridotte siamo pronti per intervenire. Questo già ci ha permesso di ricevere benefici enormi dal punto di vista degli investimenti.

Come si passa l’estate a Daverio?
È un’estate incredibilmente foriera di eventi, siamo partiti già a maggio per poi proseguire a giugno e ora per tutto luglio con eventi creati dalla Consulta Giovani, dalle varie associazioni e dalle società sportive del nostro territorio. Un gruppo di amici che ha costituito il GBM (Giugà, Bè, Mangià in dialetto) hanno creato una vera e propria olimpiade dei giochi di una volta e attuali, ed è stata una settimana partecipatissima. Ancora la Consulta Giovani, collaborando con altre realtà amministrative, ha creato la Daverio Summer Cup con conclusione al Circolo e coinvolgimento delle realtà del territorio.

Percepisce da parte delle persone del paese il desiderio di tornare a vivere maggiormente i luoghi del Comune?
Ho notato una forte propensione alla partecipazione a queste iniziative, anche dal punto di vista volontaristico. Il Covid ci aveva abituato a chiuderci in noi stessi: e così, tanto è aumentata la voglia di stare insieme di alcuni, tanto il fastidio recato da questi eventi. Dobbiamo mediare queste due anime della comunità.

Questa è un’area di insediamento industriale di alto livello. Qual è il rapporto tra amministrazione e imprenditori?
Essendo io stesso un imprenditore ho un focus e una sensibilità sulle attività produttive. Il rapporto è paritetico nel rispetto dei propri ruoli, ovvero amministrazione e realtà privata o addirittura multinazionale. Il fattore occupazionale è importante, quindi qualsiasi azione condivisa che va nella direzione di aumentare le possibilità nel nostro paese è ben vista e supportata, sempre nel rispetto dei termini tecnici previsti dalle normative.

È stato annunciato sul territorio comunale di Daverio l’insediamento della Smartt Valley, un polo di formazione tecnologica. In che modo è stata coinvolta l’amministrazione in questo progetto? E qual è la sua visione della cosa?
Il confronto con questa fondazione è continuo, chiaramente in fase di evoluzione: ci sono tutti gli aspetti tecnici che devono essere ottemperati per far sì che si possa lavorare con condivisone di intenti. Per Daverio lo declinerei più come Smartt Village, però il rapporto è continuativo e giornaliero, si va in direzione di creare un’eccellenza dal punto di vista non solo tecnico per le multinazionali ma formativo per creare delle figure tecniche importantissime che arrivano dai nostri territori. Coniugare queste due anime del livello tecnologico è fondamentale.

Avete recentemente festeggiato i cento anni del Circolo di Daverio: quanto pesa il legame delle associazioni con il territorio e quanto vi rende orgogliosi?
Daverio è cresciuta parecchio a livello di numero di abitanti nel corso degli ultimi anni, ha avuto un’evoluzione sempre con il segno più. È chiaro che queste cose vanno gestite: l’orgoglio di avere realtà così importanti, storicamente parlando, nel nostro territorio va tramandato e i nuovi cittadini vanno resi partecipi. È un’opera che deve arrivare con una condivisione importante, vale anche per la scuola materna e l’oratorio. L’amministrazione deve essere a supporto di queste realtà.

Altra radice con il territorio è quelle dell’oratorio, prossimo a lavori di rifacimento…
Il Comune deve essere sempre attento, nel limite delle proprie capacità e potenzialità a livello economico, a sostenere le realtà del territorio. Chiaro che dobbiamo rispettare anche le normative che ci consentono o meno di sostenere gli sforzi delle realtà della comunità.

Dopo l’alluvione in Emilia-Romagna avete raccolto fondi grazie a una festa popolare: com’è nata l’idea?
A mani piene per l’Emilia-Romagna è stata un’iniziativa voluta fortemente soltanto dai cittadini. C’è stata compartecipazione dei singoli che hanno partecipato autotassandosi di 10 euro, oltretutto creando una formula di buffet condiviso dove ognuno ha portato qualcosa da degustare assieme. Il tutto con musica e un aspetto ludico che andasse incontro alla vera verve romagnola. Sono stati raccolti 2.500 euro per la causa. È stata una prova della nostra comunità della ricettività nei confronti del prossimo. Il risultato mi rende assolutamente orgoglioso.

Lei è abituato, anche a livello imprenditoriale, a lavorare in squadra. Ci sta riuscendo anche con altre amministrazioni? In che modo?
È chiaro che per poter lavorare in squadra ed essere al vertice di un team devi imparare. In questi due anni sto apprendendo più nozioni possibili per poter poi farle diventare buone pratiche anche a livello amministrativo. Con gli altri Comuni ci sono già iniziative fantastiche, tipo il Distretto del Commercio del Buon Cammino, l’Ecomuseo Piane Viscontee, facciamo parte dell’associazione dei Comuni Rivieraschi pur non avendo sbocco diretto sul lago, e così tante iniziative che ci vedono coinvolti e coattivi. Non ci piace essere passivi, preferiamo poter contribuire a un benessere a livello di territorio allargato.

Cosa c’è in serbo per Daverio dopo l’estate?
Ci sono delle scadenze dal punto di vista strutturale. Adesso andremo a mettere i pannelli fotovoltaici sulla scuola elementare, il relamping è importante così come gli abbattimenti dei costi energetici e la sostenibilità. In futuro avremo altre opere importanti tipo la ciclopedonale della Val Bossa: è trent’anni che aspettiamo il marciapiede sulla provinciale... Il semaforo intelligente in frazione Dobbiate invece partirà tra qualche settimana. Tra poco inaugureremo il parco giochi inclusivo e il rifacimento del campo da tennis in erba sintetica. I progetti sono tantissimi, aspettiamo a muoverci per provare a trovare il sostegno economico da bandi a livello regionale, provinciale e nazionale.

Dove va in vacanza il sindaco Colombo? Qual è la sua meta ideale?
Solitamente faccio cinque giorni a settembre. La scelta cade sempre al sud Italia, quest’anno forse andrò in Cilento. La mia vacanza ideale è relax al mare.

Lorenzo D'Angelo

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