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Economia | 18 luglio 2023, 13:37

Report del terziario nel Varesotto: le imprese soffrono ma guidano il futuro. Anche grazie ai giovani

L'occupazione giovanile cresce nei tre comparti commercio, turismo e servizi. Ecco cosa emerge nel rapporto di Uniscom Confcommercio a Varese. Boom di occupati nel terziario avanzato ma logistica in difficoltà a partire da Malpensa

Da sinistra Alessandro Minello (Università Ca' Foscari Venezia), Alessandro Castiglioni (presidente Enti Bilaterali Turismo Provincia di Varese) e Giuseppe D'Aquaro (presidente Ente Bilaterale Commercio Provincia di Varese)

Da sinistra Alessandro Minello (Università Ca' Foscari Venezia), Alessandro Castiglioni (presidente Enti Bilaterali Turismo Provincia di Varese) e Giuseppe D'Aquaro (presidente Ente Bilaterale Commercio Provincia di Varese)

L'occupazione giovanile cresce nei tre comparti commercio, turismo e servizi, il terziario sta guidando la trasformazione del territorio verso il futuro, la Logistica e il Polo di Malpensa emergono come snodo cruciale per lo sviluppo della provincia: sono questi in sintesi alcuni dati emersi dal report del terziario in provincia di Varese aggiornato a fine dicembre 2022 presentato questa mattina nella sede di Uniascom Confcommercio a Varese.

Presenti Alessandro Minello (Università Ca' Foscari Venezia), Alessandro Castiglioni (presidente Enti Bilaterali Turismo Provincia di Varese) e Giuseppe D'Aquaro (presidente Ente Bilaterale Commercio Provincia di Varese). 

GENERAL REPORT 2023 IL TERZIARIO IN PROVINCIA DI VARESE

(Aggiornamento dei risultati al 31 dicembre 2022)

 

Il Terziario di fronte alla sfida energetica e inflazionistica

Nonostante la ripresa economica dei primi mesi, il 2022 evidenza un tessuto imprenditoriale in sofferenza, all’interno del quale il terziario, nell’ultima parte dell’anno, è protagonista di una crisi annunciata, che colpisce in particolare i settori del commercio e della logistica.

Nel corso del 2022, si riscontra una flessione complessiva di -718 unità locali (-0,9%), buona parte delle quali afferenti al sistema terziario (-366 unità locali pari al -0,7%). Un settore che aveva reagito con forza alla crisi pandemica, registrando un aumento inaspettato delle principali variabili economiche durante l’ultimo biennio, ma che nella seconda parte dell’anno risente di un contesto globale condizionato dal protrarsi del conflitto russo-ucraino e da un’emergenza energetica alle porte.

Al 31 dicembre, la provincia di Varese conta un totale di 51.114 imprese terziarie attive. A subire il maggior contraccolpo sono proprio le aziende del luogo, sedi principali d’impresa (-1,1%) e relative succursali (-0,7%), anche se continua ad aumentare il numero di unità locali secondarie con sede fuori provincia (+1,8%), consolidando il trend di crescita che ne vede l’espansione progressiva dal 2018 (+8,9% pari a +536 localizzazioni nel corso del quadriennio).

Nonostante la ripresa economica dei primi mesi, il 2022 evidenzia un tessuto imprenditoriale in sofferenza, all’interno del quale il terziario, nell’ultima parte dell’anno, è protagonista di una crisi annunciata, che colpisce in particolare i settori del commercio e della logistica.

Al 31 dicembre 2022, Varese mantiene la posizione di quinta provincia della Lombardia, per numerosità di imprese terziarie (dopo Milano, Brescia, Bergamo e Monza e Brianza)

Con le sue 51.114 localizzazioni attive, il territorio varesino convoglia il 7,1% delle imprese terziarie presenti in Lombardia, con un indice di specializzazione settoriale (0.98) inferiore solo a Milano (1.12) e Monza e Brianza (1.00).

All’interno della regione, che manifesta un quadro complessivo di crescita del +0,7%, la flessione registrata in provincia di Varese (-0,7%) si attesta tra le più contenute, dopo quelle pervenute dai territori di Lecco (-0,6%) e Lodi (-0,1%). L’aumento delle imprese terziarie è sostenuto prevalentemente dallo sviluppo economico del capoluogo, che da solo consegue un bilancio di +6.015 unità locali (+2,0%). Oltre a Milano, sono solamente tre le aree in espansione: quelle di Monza e Brianza (+1,3%), Brescia (+0,4%) e Como (+0,3%). Il resto delle province risulta in sofferenza.

Il bilancio annuale del varesino riporta una contrazione di -366 realtà imprenditoriali terziarie, che interessa tutte le aree del territorio, con una concentrazione più elevata nell’Area varesina (-140), in quella di Busto Arsizio - Seprio (-74) e nell’Area montana e valli (-73).

Cresce l’occupazione del settore, ma con elevato turnover

L’occupazione continua a crescere, mostrando un elevato turnover del mercato (il numero di avviamenti e cessazioni supera i volumi del 2018-2019), ma i posti di lavoro maturati nel corso 2022 sono inferiori al bilancio del 2020, l’anno dell’avvento della pandemia.

Nel corso del 2022, il sistema informativo “Sintesi” della Provincia di Varese ha registrato un totale di 90.950 avviamenti e 84.494 cessazioni di rapporti di lavoro nel settore terziario del territorio, per un bilancio occupazionale complessivo di +6.456 posti di lavoro. Le nuove posizioni lavorative provengono prevalentemente dalle aziende dell’Area varesina (+4.809) e si distribuiscono tra i settori del turismo (+4.128) e dei servizi (+3.192), mentre continua ad aggravarsi la situazione nel commercio (-864).

Si tratta di un’occupazione sostanzialmente giovanile, che coinvolge +7.174 under 30, ma ancora instabile e fortemente caratterizzata da un continuo aumento dei posti di lavoro “a chiamata” (+10.464) e parasubordinati (+3.549), a discapito di quelli a tempo determinato (-6.803).

In crisi l’area territoriale di Gallarate - Malpensa (-559), l’unica ad evidenziare un bilancio occupazionale negativo, a causa della flessione registrata nel settore della logistica aeroportuale. 

 

COMMERCIO

Il commercio tra effetti della crisi e trasformazioni in corso

Dopo la sorprendente crescita del 2021, riaffiora lo spettro di una crisi che coinvolge sia le attività all’Ingrosso (-271 pari al -4,2%) che al Dettaglio (-120 pari al -1,3%), dove appaiono più in difficoltà gli esercizi in Sede fissa e rallenta la scalata dell’Online.

Al 31 dicembre 2022, il commercio conta un totale di 18.248 localizzazioni attive in provincia di Varese (il 35,7% dell’economia terziaria locale).

I dati provenienti dall’archivio Infocamere rilevano una drastica riduzione del tessuto imprenditoriale (-438 unità locali pari al -2,3%), che coinvolge in misura maggiore i settori Tessile e abbigliamento (-150 pari al -3,7% con una predominanza di esercizi specializzati) ed Elettronica e telecomunicazioni (-32 pari al -6,0% in maggior parte esercizi non specializzati).

Continuano a peggiorare dalla precedente annualità anche la Casa e arredo (-1,6%) e lo Sport e cura della persona (-2,4%), specialmente nella vendita all’Ingrosso di articoli sportivi (-26,8%).

Dopo un anno eccezionale di sviluppo, tornano a diminuire il commercio Alimentare (-2,3%) e di Autoveicoli (-1,7%). Crescere invece il Commercio online (+12,7%), anche se a tassi più contenuti delle precedenti annualità.

Al 30 giugno 2021, più dei tre quarti (73,7%) delle attività del commercio sono concentrate tra i territori dell’Area varesina (28,0%), di Gallarate - Malpensa (23,5%) e di Busto Arsizio - Seprio (22,2%)

Le dinamiche osservate a livello provinciale nel corso del 2022 si ripercuotono nell’intero territorio, all’interno del quale tutte aree monitorate subiscono delle perdite.

Da un punto di vista prettamente quantitativo, le principali difficoltà si riscontrano nell’Area varesina (-159 pari a -3,0%), di Busto Arsizio - Seprio (-94 pari al -2,3%) e di Gallarate - Malpensa (-78 pari al -1,8%), dove il calo è più severo in termini assoluti e il numero di attività all’ingrosso uscite dal mercato costituisce in media il 66,9% del bilancio negativo dell’anno. Risulta maggiormente penalizzata in termini percentuali, invece, nell’Area montana e valli (-58 pari al -4,1%), dove la flessione della vendita all’ingrosso raggiunge un picco del -9,0%.

Variazioni più contenute si rilevano nell’Area saronnese (-38 pari al -1,8%) – il territorio con la vocazione commerciale più elevata (1.03) e l’unica a rilevare un aumento, seppur minimo, degli esercizi al dettaglio (+4 pari al +0,4%) – e in quella del Lago Maggiore (-11 pari al -0,8%), caratterizzata dal più basso indice di specializzazione settoriale della provincia (0.95).

Il comparto investe sui giovani per un rilancio competitivo

Influenzato dalla severa contrazione del tessuto imprenditoriale avvenuta durante l’anno, il mercato del lavoro del commercio sembra non uscire dalla spirale negativa innescata dalla crisi pandemica, nonostante i flussi occupazionali stiano tornando ai livelli del 2019.

Nel complesso del 2022, in provincia di Varese si contano 11.070 avviamenti (+12,8%) e di 11.934 cessazioni contrattuali (+18,5%) nel settore del commercio, per un bilancio occupazionale complessivo di -864 posti di lavoro al 31 dicembre.

Una crisi che colpisce prevalentemente l’occupazione negli esercizi al Dettaglio (-460), ma non esime nemmeno quelli dell’Ingrosso (-213). Tra i più penalizzati in questo periodo, i lavoratori di età compresa tra i 30 e i 49 anni (-684), impiegati con contratto a tempo determinato (-1.462), specialmente nei settori Alimentare (-218), degli Autoveicoli (-191) e dell’Elettronica e telecomunicazioni (-101).

Le zone del territorio che hanno subìto le perdite maggiori sono state l’Area varesina (-497), Gallarate - Malpensa (-284) e Busto Arsizio - Seprio (-263), dove si riscontrano anche i cali imprenditoriali più consistenti. Questa nuova ondata negativa ha investito tutta la provincia, ad eccezione del Lago Maggiore (+188) e dell’Area saronnese (+63), la cui occupazione risulta in crescita dalla seconda parte del 2021.

TURISMO

Differenziazione e strutturazione consolidano il ruolo del settore

Dopo la forte espansione del 2021 e i trend positivi della prima parte del 2022, l’anno si conclude con un bilancio complessivo in ribasso, all’interno del quale è il calo imprenditoriale avvenuto nel settore della Ristorazione a incidere maggiormente.

Al 31 dicembre 2022, il turismo conta un totale di 5.974 localizzazioni attive in provincia di Varese (l’11,7% dell’economia terziaria locale). Nel corso dell’anno, il tessuto imprenditoriale del territorio è risultato in contrazione (-42 unità locali pari al -0,7%), nonostante i buoni risultati del primo semestre (+39 pari al +0,6% tra gennaio e giugno).

Subisce il contraccolpo più evidente alla crisi del secondo semestre il settore della Ristorazione (-32 pari al -0,6%), al cui interno sono i Bar senza cucina (-71 pari al -3,1%), in modo particolare, a manifestare le maggiori difficoltà. In leggera flessione le Strutture ricettive (-3 pari al -0,8%), in controtendenza con l’andamento regionale (+2,8%).

Inversione di tendenza anche per le Agenzie di viaggi (-6 pari al -2,3%), che tornano a diminuire dopo l’incremento registrato del 2021, e per il settore Convegni e fiere (-1 pari al -1,1%), che dal 2018 al 2021 aveva evidenziato un aumento del +11,0%.

Al 31 dicembre 2022, più dei tre quarti (68,4%) delle attività del turismo sono concentrate nei territori dell’Area varesina (28,3%), di Gallarate - Malpensa (21,4%) e di Busto Arsizio - Seprio (18,7%)

Le zone maggiormente colpite all’interno del territorio risultano: l’Area saronnese (-30 pari al -4,7%), in cui si registra la flessione più severa nel settore della Ristorazione (-5,5%); l’Area montana e valli (-18 pari al -3,0%), dove al contempo emergono con forza le attività di Mensa e catering (+45,5%); il Lago Maggiore (-16 pari al -2,3%), l’area con la maggior vocazione turistica (l’indice di specializzazione settoriale è pari a 1.52), che fino a metà anno aveva evidenziato l’incremento percentuale maggiore della provincia e in cui si nota un calo importante delle Strutture ricettive (-5,9%).

In controtendenza l’Area varesina (+21 pari al +1,3%), l’unica in cui si riscontrano trend di crescita costanti da inizio anno, in particolare nella Ristorazione (+1,5%).

Minime le variazioni per i comuni afferenti a Gallarate - Malpensa (-3 pari al -0,2%) e a Busto Arsizio - Seprio (+4 pari al +0,4%), dove però l’indice di specializzazione settoriale segnala la concentrazione più bassa di esercizi turistici (0.91 e 0.83) rispetto alla media provinciale.

Cresce la domanda di lavoro, alimentata dalla Ristorazione

Nonostante il contenimento delle strutture turistiche registrato nel 2022, la domanda di lavoro è in crescita continua e il bilancio al 31 dicembre eguaglia i già ottimi risultati del 2021, in linea con quelli del 2018, sospinto dalla richiesta di personale negli ambienti ristorativi.

Nel corso del 2022, in provincia di Varese si contano un totale di 20.000 avviamenti (+45,5%) e di 15.872 cessazioni di rapporti di lavoro (+65,2%) nel settore del turismo, per un bilancio occupazionale complessivo di +4.128 posti di lavoro al 31 dicembre. Il 78,5% dei rapporti avviati durante l’anno è da ricondurre al settore della Ristorazione, dal quale proviene anche la maggior parte dei posti di lavoro sviluppatisi in provincia (+3.779). Il mercato favorisce gli under 30 (+3.392), con contratti quasi esclusivamente “a chiamata” (+5.123), impiegati prevalentemente in Bar e ristoranti (+2.796), Mense e catering (+810) e Alberghi (+314, miglior performance dal 2018).

Le zone del territorio più attrattive sono state l’Area varesina (+1.359) e soprattutto Gallarate - Malpensa (+1.115), dove i flussi occupazionali raddoppiano rispetto al 2021 (+128,5% gli avviamenti e +149,2% le cessazioni). Buoni i riscontri anche nell’area del Lago Maggiore (+623) e di Busto Arsizio - Seprio (+573), mentre nel resto della provincia si evidenziano saldi occupazionali più contenuti.

Flussi turistici e indicatori di performance alberghiere in aumento

Nel corso del 2022 si registrano 1.077.495 arrivi e 1.978.894 presenze in provincia di Varese, in aumento rispettivamente del +68,1% e del +54,1% dal 2021, in recupero rispetto al periodo pandemico. In crescita tutti gli indici di performance delle strutture alberghiere.

Oltre i tre quarti delle movimentazioni turistiche dell’anno afferiscono agli esercizi alberghieri, che raccolgono l’87,7% degli arrivi (944.554) e il 74,6% delle presenze (1.476.787) nel territorio. In particolare, i turisti stranieri rappresentano il 57,8% degli arrivi (+118,3%) e il 56,6% delle presenze (+96,8%) nelle strutture di accoglienza della provincia, evidenziando un incremento importante dei flussi rispetto al 2021*.

L’Osservatorio Turistico Economico conferma questo rinnovato clima di fiducia, sottolineando un generale miglioramento degli indicatori di performance a livello provinciale, alcuni dei quali superano i livelli pre-pandemici del 2019. L’occupazione delle camere arriva al 65,6% (+42,3%), il prezzo medio (ADR) sale a 89,6€ (+20,2%) e la redditività per unità di camera disponibile (RevPAR) raggiunge i 58,4€ (+70,1%).

Un miglioramento riscontrato in tutto il territorio, in particolare nelle aree di Malpensa e di Saronno-Fiera dove la redditività cresce rispettivamente del +81,9% e del +71,0%. Fa eccezione l’area Laghi, in cui sale il prezzo medio (+1,4%) e diminuisce l’occupazione delle camere (-6,0%).

*tendenze confermate anche dalla piattaforma Vodafone Analytics, promossa da Confcommercio Varese.

SERVIZI 

Rallenta la crescita, ma non quella dei Servizi alla persona e alle imprese

Nel corso dell’ultimo quadriennio, il comparto dei servizi si è dimostrato decisivo per la crescita del settore terziario, apportando al sistema economico un totale di +1.126 unità locali, con una crescita complessiva del +4,4% dal 2018 al 2021.

Al 31 dicembre 2022, i servizi raggiungono 26.892 unità locali in provincia di Varese (il 52,6% dell’economia terziaria del territorio).

Dopo gli ottimi risultati del primo semestre (+351 pari al +1,3% da gennaio a giugno), la crisi che ha colpito il territorio nei mesi successivi ha causato un rallentamento della crescita del settore, che a fine anno si assesta a +114 unità locali (+0,4%) dal 2021, concentrate in misura prevalente nei Servizi alle imprese (+195 pari al +2,7%).

A subire il maggior contraccolpo è il Terziario avanzato (+19 pari al +0,4%), che fino al mese di giugno aveva mantenuto un trend di crescita (+2,4%) in linea con quelli del precedente biennio. Il 2022 conferma la ripresa definitiva del settore Sanità e servizi sociali (+35 pari al +3,0%) e l’incremento costante dell’Istruzione (+15 pari al +2,3%). Ancora instabile il sistema della Logistica (-7 pari al -0,3%), al cui interno si evidenzia un’importante flessione del Trasporto aereo dei voli charter (-42,9%).

Al 31 dicembre 2022, più dei tre quarti (75,0%) delle attività dei servizi sono concentrate nei territori dell’Area varesina (28,0%), di Gallarate - Malpensa (24,3%) e di Busto Arsizio - Seprio (22,6%)

A crescere in modo maggiore nell’arco dell’anno è il tessuto imprenditoriale delle aree territoriali con il più alto indice di specializzazione settoriale: Gallarate - Malpensa (+51 pari al +0,8%) e dell’Area saronnese (+33 pari al +1,1%), in cui si rilevano rispettivamente la migliore performance dei Servizi alla persona (+77 pari al +4,5%) e dei Servizi alle imprese (+36 pari al +3,6%).

Aumenti più contenuti si osservano nel Lago Maggiore (+13 pari al +0,7%), che registra la migliore performance nel settore della Sanità e servizi sociali (+6,9%), nella zona di Busto Arsizio - Seprio (+16 pari al +0,3%), che evidenzia lo sviluppo più importante nel Terziario avanzato (+2,0%), e nell’Area montana e valli (+3 pari al +0,2%), dove crescono maggiormente Altre attività dei servizi (+1,6%).

L’Area varesina (-2 pari al -0,03%) è l’unica a subire un arresto, nonostante la concentrazione di servizi più elevata della media provinciale (l’indice di specializzazione è di 1.02). Le categorie più colpite riguardano i settori dello Sport e benessere (-9,0%) e del Credito e finanza (-1,3%).

 

Boom di occupati nel Terziario avanzato, ma difficoltà nella Logistica

La domanda di lavoro supera i livelli pre-pandemici, ma il bilancio occupazionale è il più basso degli ultimi cinque anni. Nel corso del 2022, in provincia di Varese si contano un totale di 59.880 avviamenti (+11,1%) e di 56.688 cessazioni di rapporti di lavoro (+16,2%) nel settore dei servizi, per un bilancio complessivo di +3.192 posti di lavoro al 31 dicembre.

Nel complesso del settore, si evidenziano due tendenze principali: una forte espansione occupazionale all’interno del Terziario avanzato (+3.539), dove la domanda di lavoro aumenta del +70,5%, e un notevole calo nel reparto della Logistica (-1.372), con difficoltà più marcate per i lavoratori dei Servizi connessi al trasporto aereo (-967) di passeggeri, animali o merci. Favoriti dal mercato, i giovani under 30 (+3.306), le forme intermittenti (+4.687) e parasubordinate (+3.272), a discapito del tempo determinato (-4.231).

A livello territoriale, è l’Area varesina (+3.947) a convogliare il maggior numero di lavoratori, mentre emerge un fenomeno anomalo in quella di Gallarate - Malpensa (-1.390), che per la prima volta registra una perdita occupazionale, oltretutto di rilevante portata.

 

Files:
 Report Terziario in provincia di Varese (2.8 MB)

Redazione

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