/ Territorio

Territorio | 08 luglio 2023, 12:32

ESTATE IN COMUNE/3 «Casciago, una perla tra lago e monti». Parola di Mirko Reto

Oggi fermata nel paese alle porte di Varese, incastonato tra Sacro Monte e lago. Il primo cittadino spiega i segreti della vivacità imprenditoriale del territorio («Innovazione e visione, forse perché si vive bene e si pensa bene) e sogna un futuro a vocazione turistica («Un anello per le mountain-bike e posti di interesse culturale»). E sul suo domani ha le idee chiare: «Sicuramente mi ricandiderò»

Mirko Reto, sindaco di Casciago

Mirko Reto, sindaco di Casciago

Il tour nei Comuni della provincia fa tappa oggi a Casciago, «il Comune più bello d’Italia» secondo il suo sindaco Mirko Reto. Effettivamente qui è tutto a due passi, che sia il Sacro Monte o il lago di Varese.

Dai numerosi progetti di opere pubbliche alla vivacissima attività imprenditoriale, che non rinuncia al suo legame con il territorio, che si può rivelare anche ricco di bellezze naturali e culturali, che il primo cittadino sogna come rampa di lancio per il turismo.

Come sono andati questi primi sei mesi dell’anno per lei come sindaco e per Casciago?

Sono andati bene, molti lavori in opera, lavori che hanno riguardato il territorio in modo anche invasivo. Abbiamo sostituito una parte di rete idrica tramite Lereti per migliorare il servizio. Inoltre c’è stata l’inaugurazione del Parco dei Ciliegi a Morosolo: un grande successo e un grande orgoglio per il paese da cui stiamo ottenendo ottimi riscontri, visto che il parco è vissuto soprattutto dai bambini ed è un punto di aggregazione.

Come si passa l’estate a Casciago?

Per me questo è il comune più bello d’Italia, e qui si passa un’estate serena e in tranquillità, tra natura, lago e Campo dei Fiori. Poi ci sono stati concerti musicali, ce ne saranno altri due a settembre; inoltre, tramite la Comunità Pastorale festeggeremo il patrono Sant’Eusebio il 1° agosto con i fuochi d’artificio. Nei weekend di luglio alcune associazioni organizzeranno poi serate a tema.

Pensa che il Covid abbia cambiato il modo di vivere dei casciaghesi?

Sicuramente il Covid ci fa percepire degli strascichi sulle persone. Ci ha dato un nuovo modo di vivere e ha creato situazioni sconosciute per chi ha vissuto la normalità. Sono stati due anni difficili e hanno bloccato la vita e i lavori delle amministrazioni.

Lei è stato eletto nel 2019: com’è cambiata Casciago da quel momento?

Ci sono stati in mezzo due anni di pandemia e una guerra, un’emergenza che ha sicuramente cambiato stile di approccio tra amministrazione e cittadini. Abbiamo cambiato alcune aree del paese migliorandone la fruibilità e abbiamo realizzato opere pubbliche come il parcheggio, il parco e abbiamo migliorato la palestra comunale e le scuole a livello energetico. Tutti lavori offuscati dal periodo Covid.

Casciago è una realtà viva a livello imprenditoriale con alcune caratteristiche specifiche: produttori di vino e dell’area rurale e agricola. Casciago è un luogo perfetto per queste attività?

Casciago ha un’aurea positiva, e questo fa sì che si possano sviluppare idee; poi c’è un grande senso di comunità e di voglia di sviluppo di cose nuove. Abbiamo i vini di Casciago, sono nati nuovi produttori agricoli, ci sono i formaggi… Ci sono attività storiche, abbiamo anche la fortuna di avere imprenditori lungimiranti che guardano oltre il territorio. Casciago dà uno sprizzo di innovazione e visione, forse perché si vive bene e si pensa bene. Abbiamo due vigneti d’eccellenza e anche un miele molto buono. Il mio sogno è far diventare Casciago una perla tra lago e monti, anche a vocazione turistica.

Come si dà una vocazione turistica a un paese come Casciago?

Stiamo sviluppando una parte di percorsi ciclopedonali che poi si andranno a intersecare con il progetto del Parco del Campo dei Fiori. Anche noi poi qui abbiamo in progetto un anello per far conoscere il territorio e portare il turismo a livello di bike e mountain-bike. Inoltre abbiamo la grande fortuna di avere dei posti di interesse culturale: Villa Castelbarco, sede del Comune; Villa Valerio, sede delle nostro scuole, la chiesa di San Giovanni, quella di Sant’Eusebio, dal punto di vista naturalistico il Ponte del Diavolo... tutti posti che ci possono aiutare a far conoscere il territorio.

Una realtà molto legata alle radici, ne è un esempio il circolo di Morosolo dove si vende il vino prodotto localmente. È questo un modello esportabile?

Io sono molto legato al territorio, per me è fondamentale. Da qui nasce il lavoro, l’aggregazione e la vita quotidiana. È un modello esportabile, bisognerebbe ricreare una rete di piccoli imprenditori, artigiani e agricoltori che possano valorizzare, creando una rete, il proprio prodotto ed esportarlo a livello internazionale. Si tratterebbe non di Made In Italy, ma di Made In Casciago.

La piazza si è rinnovata recentemente dal punto di vista invece dei piccoli negozi di vicinato…

La piazza sta iniziando a vivere. A Casciago alta oggi ci sono delle attività come la gastronomia, la macelleria, ha aperto un nuovo locale di aggregazione, un bar/ristorante, c’è la pizzeria negli spazi della ex SOMS, c’è un’estetista, due parrucchieri… Si è formato un piccolo agglomerato di piccole attività che prediligono la qualità. Crediamo in queste attività e cerchiamo di dare supporto su viabilistica e dehor.

Spesso si verificano incidenti sulla statele che attraversa il paese. Qual è la sua proposta per risolvere la questione?

Se consideriamo il numero dei passaggi veicolari il rapporto è basso. Uno dei nostri punti focali è stato il mettere in sicurezza i due passaggi pedonali sulla strada, illuminandoli e creando il doppio lampeggiante. La statale è una strada che collega Casciago a Varese, e il marciapiede c’è su tutto il nostro territorio comunale. Abbiamo chiesto di incontrare ANAS per creare un semaforo a chiamata. Il problema è anche quello degli automobilisti indisciplinati e distratti, ma noi da parte nostra stiamo intensificando il pattugliamento.

Quali sono i vostri rapporti con il Comune di Varese?

Sono dei rapporti cordiali di collaborazione, anche se non abbiamo moltissime attività condivise. Diciamo che per noi è un Comune vicino che potrebbe sicuramente aiutarci dal punto di vista dei collegamenti, come per esempio il marciapiede che porta fino all’Esselunga. Poi siamo insieme sotto lo stesso spiano per la parte delle assistenze sociali.

Cosa c’è in serbo per Casciago dopo l’estate?

Stiamo preparando eventi invernali, oltre i classici mercatini. Ci sarà l’asfaltatura completa di via Manzoni, che è stata parte dei lavori di rete idrica. Poi lavori al palazzo comunale, dove entro la fine di settembre inizieranno opere di ammodernamento delle facciate, e la sistemazione del tetto di Villa Valerio, sede delle scuole. Per nostra scelta non abbiamo voluto lasciare i lavori all’ultimo anno perché per noi non è fondamentale far vedere che negli ultimi mesi si va a rivoluzionare il paese, il nostro piano è pensato pe il quinquennio.

Il suo mandato scade tra meno di un anno: ha intenzione di ricandidarsi?

Sicuramente, un secondo mandato servirà per completare la progettualità che abbiamo per il paese. Mi ricandiderò, la nostra grande fortuna è che la squadra è coesa e unita. Ringrazio tutti gli assessori e il gruppo di maggioranza del consiglio: tutti hanno partecipato e contribuito ai risultati ottenuti. Vedo l’amministrazione come una squadra, un singolo non può arrivare da nessuna parte.

Dove va in vacanza il sindaco Reto? Qual è la sua vacanza ideale?

Devo ancora decidere, ma sicuramente ci sarà qualche giorno di relax tra Casciago e Morosolo. La mia vacanza ideale rimane quella on the road in camper.

Lorenzo D'Angelo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore